Di recente un amico è venuto a trovare il vostro trapper di fiducia, e si è portato con sé il suo zaino “esotico” (o almeno era esotico per me). Allora ho deciso di fare uno scambio alla pari per qualche giorno con il mio zaino per potervi lasciare una recensione dell’Osprey Exos 58, uno zaino ultralight che mi ha piacevolmente stupito.
Si tratta per l’appunto di uno zaino ultraleggero, con il suo peso che supera di poco il chilogrammo, ma che non è il tipico zaino ultralight che rinuncia a tutto per non pesarci sulla schiena. Insomma, un ottimo compromesso per chi vuole praticità, leggerezza e una certa struttura.
Considerato poi che da poco si trova su Amazon a un prezzo ottimo, mi sembra una buona idea farvelo conoscere.
Osprey Exos 58, la recensione
C’è parecchio da dire su questo zaino, e per tenere il discorso più ordinato ho deciso di scrivere delle domande e risposte che potreste farmi quando ve lo trovate davanti. Ogni capitoletto inizia con una domanda, naturalmente se ne avete altre fatemele nei commenti e cercherò di darvi una mano a capire meglio!
Osprey Exos 58, per chi è?
Stiamo parlando di un prodotto pensato principalmente per il trekking, ma che si può trasformare facilmente in uno zaino da viaggio. Quindi se siete backpacker che vanno nel sud Est asiatico potete tranquillamente prenderlo in considerazione.
Direi che chi fa trekking di più giorni e vuole portare con sé più o meno tutto quello che serve per un’escursione in autonomia (tenda, sacco a pelo, cibo e materiale per cucinare, vestiti…) siete di fronte allo zaino giusto: la capienza è perfetta e c’è un aspetto in più da non trascurare, quello della struttura.
Questo infatti è uno zaino ultraleggero, ma non è il classico “sacchetto della spesa” sottilissimo con due spallacci minimi e nient’altro. Ha una struttura esterna (Exos, il nome, penso venga da questo) che consente di mantenere una certa rigidità permettendo di non bagnarsi la schiena quando si suda e di scaricare il peso sulle anche, cosa molto importante quando si ha un carico relativamente importante addosso.
Se guardate bene la foto qui a fianco vi potrete rendere conto che lo schienale è leggermente incurvato, quindi a meno di forzare in maniera incredibile il posteriore dello zaino non sarà mai a contatto con la schiena, consentendo una buona areazione. Questa è una caratteristica adottata da vari zaini da trekking grandi, ma che sugli ultralight non si vede tanto facilmente e che invece fa estremamente comodo. Osprey è riuscita a creare una struttura in alluminio molto leggera che percorre le zone laterali dello schienale, e che rispetto alle classiche stecche piatte è molto più comoda. In più gli spallacci sono in materiale aerato (non so bene come si chiami, ma vi assicuro che provandolo capite), il che aumenta ancora la sensazione di non avere niente sulla parte superiore del corpo.
La capienza è più che sufficiente per viaggi zaino in spalla, e lo stesso può dirsi del peso che riesce a reggere (si parla di 15kg o qualcosa di più) ma direi che se volete fare trekking invernali in alta quota in cui dovete portarvi sacco a pelo invernale, vestiti pesanti e in gran quantità e una massa assurda di roba, forse dovete guardare ad altro.
Come è strutturato l’Osprey Exos 58?
In una parola direi bene. E se dovessi aggiungerne qualcun’altra direi con parsimonia. Sì, perché questo è pur sempre uno zaino ultralight e in qualche modo hanno dovuto tenersi stretti con le personalizzazioni, ma ci sono alcune soluzioni che secondo me sono molto belle e intelligenti.
L’Exos 58 è in linea di massima uno zaino che risparmia sui pesi, ma consente comunque di ottenere qualche piccola “comodità” tipica degli zaini più pesanti.
Come detto sopra ha una struttura portante esterna, che permette di inarcare lo schienale perché non sia a diretto contatto con la schiena. La parte delle fasce lombari (con un difetto di cui parlerò sotto) è una di quelle in cui hanno risparmiato il peso: sono fasce piuttosto strette e basiche, che offrono però una buona comodità nella zona di appoggio alle ossa sacrali.
Il corpo dello zaino ha delle ottime fascette per stringerlo alla larghezza ottimale, nel caso non lo abbiate riempito del tutto, e delle tasche in rete laterali in cui poter posizionare una borraccia da 1 litro o anche qualcosa di più. Sempre sul lato troviamo un sistema di aggancio dei bastoncini abbastanza razionale: c’è un anello inferiore rivestito in plastica trasparente, e sopra un cordino elastico che si può tendere per tenere i bastoncini ben aderenti allo zaino.
A completare il tutto, sul lato opposto allo schienale, c’è una taschina semiaperta che può essere usata per metterci dentro le cose di cui potremmo avere bisogno in emergenza: se ad esempio minaccia pioggia potete usarla per infilarci l’antipioggia, in modo da averlo a disposizione in caso di scrosci. Io sono sempre stato un utilizzatore di quei sistemi a elastico (che ultimamente sono stati perfezionati come con il ragno del Lowe Alpine Camino Trek, ottimo zaino) ma devo dire che un sistema di questo genere dà più sicurezza che non si perda qualcosa mentre siamo impegnati in qualche passaggio difficile.
Ah, ai lati della taschina ci sono anche dei rinforzi che servono come attacchi per montare un moschettone e portare tranquillamente una tazza o qualsiasi altra cosa. Penso possano essere usati tranquillamente per attaccare delle ciaspole, per esempio. Qui vedete altre foto.
Ma questo è uno zaino ultraleggero, e può diventarlo ancora di più. Rispetto ai mostri della categoria (zaini che onestamente non consiglio a meno che vogliate correre a perdifiato per le montagne) l’Osprey Exos 58 pesa circa 300 grammi in più, un peso tutto compensato da quel minimo di comfort in più che offre. Se però avete bisogno di meno spazio e volete ridurre i pesi, Osprey ha pensato a voi: la minisacca superiore (nella foto qui sopra), che fa anche da cappuccio, è completamente removibile e toglierla vi farà risparmiare intorno ai 150 grammi. Chiaramente se togliete il cappuccio superiore non rimanete con lo zaino scoperto… C’è un cappuccio minimale, tipo patella dello zaino di scuola, che lo sostituisce.
È una soluzione forse non incredibilmente necessaria, ma utile. E mi piace pure il fatto che la sacchetta superiore, che io comunque uso per metterci le cose più piccole e spesso più preziose, possa essere portata via come una piccola borsa: se uno ha bisogno di lasciare lo zaino da qualche parte la stacca e le cose costose le porta con sé.
Infine, sempre parlando di struttura, ci sono le due tasche laterali per borracce e simili. La cosa bella è che oltre ad avere un’apertura superiore, come di norma capita, ne hanno una laterale per poter prendere più facilmente le cose quando avete lo zaino in spalla. Non che in questo Exos 58 manchi lo spazio per montare una sacca per acqua nello schienale, ma considerato che questa non è una delle opzioni che preferisco, sono stato contento di vedere questa soluzione che è semplice ma ingegnosa.
Il più grande difetto dell’Osprey Exos 58?
Bellissimo zaino ultraleggero, ma ha un piccolo difetto che infastidisce (e che comunque è ragionevole per uno zaino che si propone come ultralight): mancano le taschine sulle fibbie frontali! Le fibbie che si stringono in vita per tirare lo zaino bene a sé, intendo.
Tra l’altro ho fatto un po’ di ricerche e lo zaino nelle versioni precedenti le aveva, anche se non grandissime e poco capienti, mentre la versione di quest’anno (questa per intenderci) non le prevede più. È sicuramente una scelta per contenere i pesi, e da questo punto di vista la cosa è comprensibile: zaini con caratteristiche comparabili hanno un peso di 1,8-2kg, per cui stiamo dietro a Osprey e se proprio ci serve una taschina frontale, possiamo prenderci un marsupio che pesa 100 grammi ed è sicuramente più capiente di qualsiasi taschina da fibbia.
Insomma, lo consiglio questo Osprey Exos 58?
Per concludere la recensione di Osprey Exos 58 credo che non ci sia nient’altro da dire se non fare un sommario di tutta la questione dandovi le mie opinioni e lasciando a voi la scelta finale.
Dopo essermi avvicinato a questo zaino ho deciso di fare un po’ di ricerche per trovare prodotti comparabili, e onestamente non ne ho trovati molti se non negli Stati Uniti e a prezzi molto più elevati. Trovare zaini che pesino intorno a 1kg, abbiano quella capienza e soprattutto offrano tutti quegli accessori, invece, è completamente impossibile. O almeno lo è stato per me. e vi assicuro che ho cercato parecchio.
Zaini che ho preso in considerazione sono:
- Finisterre 48: ha prezzo comparabile e caratteristiche d’uso simili ma tiene 10 litri in meno e pesa il 50% in più
- Zaino 50+10 litri Decathlon (questo): uno dei migliori zaini di Decathlon per il trekking, con buone caratteristiche tecniche e comodità tipiche di Decathlon, il problema è che pesa 2kg e non rientra proprio nel nostro target
- BergHaus Ridgeway: lo trovate su Amazon ma forse anche altrove a meno. Zaino di vecchia concezione, 1,7kg, bello solido ma non leggero. C’è di buono che costa meno…
- Ho guardato a fondo la gamma Deuter, perché so che è amatissima da tanta gente, ma sinceramente la cosa che ci si avvicina di più è questo zaino, e non mi pare paragonabile all’Osprey
Poi ci sono un sacco di zaini e zainoni misti di marchi sconosciuti. Costano pochissimo (ad esempio guardate questo) ma gli zaini da trekking sono soggetti a sollecitazioni del terreno, hanno cinghie che devono essere sempre ben tese, devono resistere al passare del tempo. Io sinceramente finché non ne provo uno – e credo che passerà parecchio tempo – non mi sento di consigliarvi uno zaino ultralight economico. Non mi fido molto.
Per concludere, rispondiamo alla domanda: consiglio l’Osprey Exos 58? Direi proprio di sì, è uno zaino ben pensato, che quando provate sulle spalle vi dà una sensazione di comodità molto buona, che non costa troppo e che è ben pensato. Promosso, se non avessi già uno zaino che mi soddisfa abbastanza (non quanto questo Osprey, sigh!) lo prenderei sicuramente a occhi chiusi.