Quando ci troviamo a fare un’escursione di più giorni (o anche un giro in bici molto lungo in cui le fontanelle non siano disponibili) dobbiamo risolvere il problema dell’acqua, e in alcuni casi i filtri per l’acqua sono l’unica soluzione possibile.
In questo articolo cercherò di fare una carrellata più ampia e completa possibile sui filtratori d’acqua per i trekking, con caratteristiche, funzioni e relativi vantaggi e svantaggi.
Per avere un’idea di come e perché bisogna gestire l’acqua, vi rimando a questo articolo che si intitola Bere acqua in sicurezza.
Ma prima di fare questo benedetto elenco forse vi starete chiedendo perché portarsi dietro un filtro per l’acqua, e fino a qualche tempo fa me lo sarei chiesto anche io: raramente mi ero posto il problema, poi però ampliando il mio “raggio di azione” e quindi andando in zone che non conoscevo bene, e soprattutto informandomi, ho pensato che in alcune situazioni un filtratore d’acqua è importante. Il mio consiglio è di fare anche voi lo stesso, informarvi e poi non essere troppo leggeri ma neanche, come dicono gli anglosassoni, “don’t pack your fear”. Cioè non fatevi prendere troppo dalle paranoie: se imparate a riconoscere le sorgenti e conoscete bene la zona in cui andate può essere che non avrete bisogno di purificare l’acqua da bere.
Ed eccoci alle alternative che conosco in merito agli apparecchi meccanici che permettono di purificare l’acqua da bere.
Borraccia GrayL
Vi ho già parlato di questa borraccia filtrante (link all’articolo) e ormai ce l’ho da un po’ di tempo e posso dire che per quel che ne posso capire io funziona molto bene, senza problemi di ostruzione del filtro.
Rispetto alla maggior parte degli altri filtri ha un meccanismo diverso: invece di premere una sacca o una bottiglia, qui bisogna spingere verso il basso un cilindro, e dal mio punto di vista è molto comodo.
Vantaggi: semplice da usare, alto potere filtrante anche di metalli pesanti
Svantaggi: peso e ingombro
Dove comprarla: su Amazon (link)
Katadyn Befree
Questo è un sistema completo di filtrazione composto da un filtro meccanico che viene associato a sacche che possono essere di diverse misure. La sacca è in materiale plastico molto flessibile (e questo a volte crea problemi, come dico sotto), il filtro è in fibre cave ma a differenza di altri filtri come i Sawyer di cui parlo sotto non è chiuso, quindi c’è meno possibilità che si ostruisca e quando succede lo si può pulire più facilmente.
Proprio per questo motivo è un filtro molto interessante, e a questo ci possiamo aggiungere il fatto che è molto leggero (il sistema di borraccia e filtro pesa circa 60 grammi) e compatto.
C’è però qualcosa che dobbiamo considerare prima dell’acquisto: in primo luogo, se non volete usare la borraccia in materiale plastico sappiate che farete molta fatica a trovare una alternativa. Le borracce morbide come queste devono essere trattate con attenzione, e asciugate bene quando non in uso pena la formazione di cattivi odori (ecco perché non uso le sacche di idratazione da mettere nel retro dello zaino). Preferirei una bottiglia semi rigida per poter schiacciarla e filtrare attivamente l’acqua, avendo al contempo la possibilità di asciugarla più facilmente. Siccome ce ne sono di diverse misure, vi consiglio di prendere la misura da 600ml, per finire l’acqua più in fretta e perché ha una struttura leggermente migliore.
Altro problema che noto è che la durata di filtrazione del filtro del Katadyn Befree è parecchio ridotta: si parla di 1000 litri, a differenza di filtri come quelli di Sawyer o altri marchi che aumentano di 10 o 100 volte questa quantità. Magari non pensate che vi servano tutti quei litri, ma avere una capacità di filtrazione ridotta vorrà dire che già dopo 6-700 litri di passaggio dell’acqua comincerete a incontrare resistenza nel filtro.
Per il resto il flusso di acqua è abbondante, il prezzo non estremo ma forse non lo consiglierei.
Lo trovate su Amazon a questo link, mentre la versione da 3 litri con funzionamento a gravità la trovate in questa pagina. Ecco, forse quest’ultima versione ha senso se dovete filtrare grandi quantità di acqua in un campo.
Sawyer Mini, Sawyer Micro, Sawyer Squeeze
Quelli di Sawyer sono forse i filtri più famosi e conosciuti in Italia, ma anche in altri paesi vanno forte. Si tratta di filtri molto simili a quello di Katadyn che ho descritto appena sopra, con la differenza che il sistema di filtrazione è chiuso in una capsula, quindi per pulirlo bisogna usare una siringa che pompa acqua in senso inverso a quello di filtrazione (la siringa è inclusa). Meglio pulire sia prima di un uso dopo un periodo prolungato di inutilizzo, sia quando cominciate a notare che il flusso d’acqua rallenta.
In breve, ecco alcune cose da tenere presenti:
- sulla parte posteriore, quella che si avvita al contenitore d’acqua, c’è una guarnizione: se potete portatevene dietro una di scorta in un sacchetto “igienicamente corretto”
- la sacca con cui viene venduta, semirigida, è più resistente alle rotture rispetto a quella Katadyn, ma leggermente meno comoda. Forse la preferisco in termini generali, però
- la filettatura è da 28mm, il che significa che è praticamente universale e può essere usata con quasi tutte le bottiglie d’acqua di plastica
La velocità di filtrazione va dagli 0,5l/minuto per il Sawyer Mini agli 1,5l/min per il Sawyer Micro fino ad arrivare agli 1,7l/minuto per il Sawyer Squeeze. Il peso è molto ridotto anche in questo caso: si parla di un massimo di 80 grammi quando il filtro è leggermente bagnato.
La capacità di filtrazione è estrema, si dovrebbe arrivare a circa 300000 litri (300 mila!) anche se mi viene difficile pensare che un utente normale abbia mai sperimentato la cosa.
In definitiva sono filtri molto efficaci, con una bella durata e che mi sembrano tra i più sensati da acquistare.
Quale vi consiglierei tra tutti? Personalmente il Sawyer Micro (che trovate ad esempio qui) mi pare il migliore sia per la reperibilità che per il prezzo. Costa giusto un euro in più del Mini (lui), di solito, con un flusso quasi pari. quello dello Squeeze e una compattezza ottimale.
Rispetto al Mini ha un piccolo dettaglio che forse non noterete, ma che è molto importante: la chiusura non è con un beccuccio che si stacca dal corpo del filtro dopo due utilizzi (storia vera) ma con un tappo da avvitare. Molto più resistente.
Ah, ultima cosa: può avere senso comprare una custodia come questa per proteggere il filtro dallo sporco.
Lifestraw
Un altro filtro per acqua di cui si sente parlare ma che personalmente non ho mai provato è il Lifestraw. Si tratta di una specie di cannuccia con all’interno i filtri presenti nei Sawyer, ma con in più un filtro ai carboni attivi.
Non mi è venuto mai in mente di provarla, nonostante sia interessante l’idea di avere una cannuccia molto compatta e leggera da usare alla bisogna, perché in tanti mi hanno detto che non funziona bene: il flusso d’acqua è lentissimo, la cannuccia in realtà è ingombrante, non essendo chiuso bene diventa difficile usarlo. Ah, e poi bisogna cambiare il filtro ai carboni attivi ogni 100 litri.
Insomma ve lo sconsiglio, per i dieci euro in più (lo trovate qui) secondo me conviene un Sawyer.
Steripen
Un filtro per acqua da trekking che è molto diverso da quelli di cui vi ho parlato finora per meccanismo di azione, ma che risulta intelligente e che potrebbe essere utile in alcune situazioni specifiche.
In sostanza è una piccola lampada a raggi UV da inserire all’interno del nostro contenitore con l’acqua da purificare e far partire. La purificazione avviene in circa 50 secondi per mezzo litro, e in 90 secondi per un quantitativo di un litro.
Come alcuni altri di questi filtri promette di rendere innocui batteri, protozoi e virus (questi ultimi sono meno facilmente catturabili da un filtro fisico) al 99,99%.
È ovvio che questo sistema è molto comodo perchè permette di purificare l’acqua in qualsiasi contenitore abbiamo a disposizione, perchè è molto piccolo e perchè ha dei tempi ridotti; in più non abbiamo bisogno di applicare una pressione sull’acqua per permettere il filtraggio fisico.
Infine c’è il vantaggio che non c’è rischio che il filtro si ghiacci: se ci trovassimo a dover usare un altro dei filtri menzionati qui a temperature prossime agli 0°C, dovremmo stare molto attenti perchè l’acqua intrappolata tra i pori del filtro renderebbe quest’ultimo inservibile se si ghiacciasse. Con la steripen questo problema non c’è.
Svantaggi? Che bisogna ricaricarlo periodicamente e che il sistema dura per circa 8000 usi, poi potete buttarlo perchè la lampada non è sostituibile e a un certo punto si rompe.
Insomma, è da valutare bene. Lo trovate ad esempio qui su Amazon nella versione con ricarica USB (evitate quella a pile per comodità).
Platypus Gravity Works
Per completezza chiudo questa carrellata con il Platypus, che è un filtro piuttosto differente da tutti gli altri ma che, a meno di usi specifici, non vi consiglio (metto le mani avanti).
Si tratta di una doppia sacca con un filtro in mezzo, e la filtrazione, che è onestamente molto rapida considerato il metodo, avviene per gravità. Per questo le dimensioni del filtro sono un po’ più grandi degli altri.
Non ve lo consiglio perché costa molto di più degli altri, perché è più ingombrante, perché anche qui bisogna sostituire il filtro ai carboni attivi ogni 100 litri e infine perché il filtro dura 1000 litri. Troppo poco per il prezzo richiesto!
Se però dovete usare una volta sola in un campo base con varie persone un sistema di filtrazione, forse questo è un buon compromesso.
Bene, direi che per il momento abbiamo finito. Se avete consigli o perplessità su questi filtri, oppure se ne volete consigliare altri, fatemi sapere nei commenti!
Ciao volevo fare una domanda in quanto totalmente senza esperienza in “acqua potabile”. Per un tracking più giorni tipo altavia dolomiti pensavo ad un sayer mini come consigli, però in più dovrei prendere delle pastiglie perché i filtri non bloccano i virus leggevo, giusto? E per quello che riguarda invece gusto e odore dell’acqua in più dovrei comprare un ulteriore filtro ai carboni attivi?
Allora Roberto, bel discorso… Io, per come sono fatto io, mi porterei un filtro solo per sicurezza, specie sul percorso che dici tu. Altrimenti il giro diventa un’escursione del piccolo chimico!
Cioè, mi spiego meglio: se hai a che fare con condizioni in cui:
– non sai se troverai acqua in abbondanza
– hai buona probabilità di avere acqua contaminata
– ti trovi in luoghi per nulla abitati
allora ci vogliono le accortezze del caso e bisogna prepararsi a tutto. Se invece sei in un percorso dove ogni due per tre ci sono rifugi e fonti, è molto meglio (per come sono fatto io, ripeto) imparare a “leggere” il territorio, capire se l’acqua che mi trovo davanti è possibilmente buona o meno (ad esempio: viene da una fonte o da un ruscello? dove è passata quell’acqua? se da ruscello è probabile che sia stata contaminata da resti animali di vario genere? eccetera), e affidarmi eventualmente a un filtro per sicurezza o alla bollitura dell’acqua.
Pensiero mio personalissimo. Così come è personale il mio pensiero sul fatto che ci stiamo riempiendo di miliardi di gadget a volte utili e a volte inutili perchè ci guardiamo miliardi di video YouTube dove la gente consiglia roba. Però oh, ripeto per la centesima volta: è il mio pensiero.