Scegliere un binocolo è qualcosa di abbastanza complicato, e me ne sono reso conto quando mi sono messo in testa di comprarne uno per mio papà senza avere un budget enorme e soprattutto con poche idee confuse in testa.
Poi però mi sono armato di santa pazienza, mi sono letto una marea di cose, ho provato un po’ di binocoli e infine ho fatto la scelta.
Da questa esperienza mi è venuta fuori una piccola conoscenza per il mondo dei binocoli (e la trasferisco qui, cercando di aiutarvi a scegliere un binocolo) e una certa ammirazione per chi li costruisce. Il binocolo era un apparecchio che sinceramente avevo snobbato fino a poco tempo fa, ma provandone diversi mi sono reso conto che un buon binocolo è tutta un’altra cosa rispetto a quello un po’ triste che avevo da piccolo, e aiuta molto a vedere il mondo con occhi nuovi.
I numeri dei binocoli
Quando ci si trova davanti un catalogo di binocoli si rischia di fare parecchia confusione, perché i numeri che troviamo stampati di fianco a ciascun modello sembrano difficili da capire: in fin dei conti siamo in un settore che ha poco a che fare con la nostra esperienza quotidiana, ma basta un po’ di pazienza. Vedrete che dopo aver capito cosa significano le varie cifre la scelta del binocolo sarà molto facile.
La prima valutazione che dovete fare è quella sull’ingrandimento: se trovate qualcosa del tipo “8x”, o “10x”, siete di fronte a un binocolo rispettivamente da 8 o 10 ingrandimenti. In pratica quello che vedrete negli oculari sarà ingrandito 8 o 10 volte rispetto alla realtà.
Si potrebbe pensare che è meglio avere un ingrandimento molto elevato, no? Eh, no. Per situazioni e usi diversi ci sono ingrandimenti diversi, e un ingrandimento troppo elevato, diciamo sopra ai 10x, può provocare problemi di tremolio e obbligarvi a portare dietro un supporto per usare al meglio il binocolo. In più, se usate un binocolo con una visuale troppo stretta, potreste avere problemi ad individuare il punto che avete visto ad occhio nudo e, se ad esempio state osservando animali in libertà, rischiate di perderveli. Senza contare infine che maggiore è l’ingrandimento, maggiore è il costo (chiaramente a parità di qualità: a volte sulle bancarelle si trovano delle cose assurde). Ecco una tabella con cui riepilogo gli usi in base all’ingrandimento:
Ingrandimento | Utilizzo |
5-8x | Escursionismo |
10x e oltre | Astronomia, applicazioni speciali |
5-7x | Nautica |
7-8x | Bird watching e osservazione della fauna |
Una breve nota: ho inserito i binocoli per la nautica, casomai vi interessassero, perché hanno necessità di caratteristiche diverse, in particolare devono avere un campo più ampio per “reagire” al beccheggio della nave.
Altra osservazione da fare riguardo all’ingrandimento è che negli ultimi anni sono comparsi binocoli di qualità con stabilizzatore: questi binocoli riescono a controbilanciare il movimento della mano (così come succede con alcuni tipi di obiettivi fotografici) e quindi potrebbero consentire di usare binocoli con ingrandimento maggiore a mano libera, senza dover usare un cavalletto o un monopiede.
Secondo numero da considerare quando si sceglie un binocolo è la dimensione della lente anteriore. Gli oculari, quelli in cui mettete gli occhi per guardare, sono più o meno standard, ma all’altra estremità del binocolo ci sono delle lenti più o meno grandi che fanno parecchia differenza. Ovviamente avere una lente grande significa fare entrare più luce dentro al binocolo, e quindi avere la possibilità di usarlo anche quando c’è un po’ buio. Ma allo stesso tempo, più la lente è grande, più il binocolo aumenta di peso, e se siete in escursione questo può diventare un bel problema.
Infine il terzo numero che non trovate scritto (che io sappia) da nessuna parte: la pupilla di uscita. È un parametro molto importante da valutare quando scegliete il binocolo, ed è il rapporto tra i due numeri precedenti, cioè il diametro della lente anteriore del binocolo e il numero di ingrandimenti. La pupilla di uscita è empiricamente anche la dimensione del foro visibile a distanza di 30cm circa dall’oculare del binocolo. Cosa significa questo? Che se avete una pupilla di uscita molto grande avrete più luce che arriva verso di voi, e una visione meno a tunnel.
Per andare sul terra-terra, semplicemente vi consiglio di scegliere per le osservazioni in natura con buona luce un binocolo che abbia un rapporto di 4-5. Se invece volete osservare al crepuscolo bisogna andare su rapporti più elevati, fino ad arrivare a 7 o 8.
Ad esempio, nel primo caso vanno i binocoli 8×32 o 8×42, nel secondo ci sono i binocoli 10×70 (che sono in genere tra i preferiti per le osservazioni astronomiche).
Binocoli a prisma di Porro o a tetto
Parliamo adesso di una grande distinzione nella famiglia dei binocoli: quella tra prisma di Porro e prisma a tetto. Cominciamo con un’immagine che ho trovato qui.
Dal lato sinistro vedete il cosiddetto prisma a tetto, mentre sulla destra vedete il prisma di Porro (in maiuscolo, perché l’inventore di questo sistema è stato un italiano).
Nel sistema a tetto i prismi sono allineati e per semplificare potremmo dire che la nostra visione è allineata dall’ingresso all’uscita.
Nel sistema di Porro invece la luce si sposta nel senso dell’asse, e per questo la lente anteriore è in posizione diversa in senso longitudinale rispetto all’oculare.
A noi che importa? Beh, se non siamo ottici non dovrebbe importarci molto, ma ci sono da dire alcune cose che riguardano le caratteristiche dei binocoli che usano i due sistemi. In particolare
Prisma a tetto:
- più compatti e leggeri
- prezzo più alto per raggiungere pari qualità del Porro
- hanno spesso migliore capacità di resistere agli urti e al maltempo
- sono meno “ariosi”
- in genere meno dettagliati a parità di prezzo
Prisma di Porro:
- migliore qualità di immagine a parità di prezzo
- più pesanti
- più fragili (perdono più facilmente l’allineamento)
- meglio per l’osservazione naturale
- più economici
Direi che questo elenco dice più o meno tutto quel che c’è da sapere sulle differenze tra binocoli a prisma di Porro e binocoli a prisma a tetto, faccio solo presente che quando parlo di ariosità (scusate il termine poco tecnico) intendo la sensazione di essere immersi nella scena. Un prisma di Porro, nonostante sia più vecchio come tecnologia – anche se poi ci sono stati avanzamenti nei materiali anche su questo tipo di binocolo – è comunque molto efficace. È più nitido e “tridimensionale” a parità di prezzo.
Per cui a meno di necessità di grandi ingrandimenti e di compattezza, direi che un buon prisma di Porro sia un binocolo da tenere in grossa considerazione (spoiler: è quello che ho fatto per il binocolo del mio papà, poi vi dico qual è).
Stabilizzazione
Prima che vi facciate prendere dall’entusiasmo voglio che guardiate questo link. Guardate il binocolo e soprattutto poi guardate il prezzo: ecco, quello è il costo che dovete pensare di affrontare se volete un discreto binocolo con stabilizzazione attiva. E si può fare molto molto di peggio.
Sicuramente un binocolo con stabilizzatore è una figata, vi permette di usare ingrandimenti maggiori a mano libera, vi permette di avere un’immagine più stabile… Ma allo stesso tempo può costare molto ed è pesante.
Comunque se volete seguire questa strada sappiate che ci sono due tipi di stabilizzazione: la stabilizzazione attiva e la stabilizzazione passiva.
La prima consiste in una serie di sensori che comandano un aggiustamento dei prismi basato sul movimento del corpo. È più adatta a chi si trova su una piattaforma ferma, ad esempio se si sta facendo osservazione naturalistica da terra.
La seconda invece è passiva nel senso che non ha bisogno di essere attivata elettronicamente, è semplicemente un controbilanciamento operato perché i prismi non sono fissi da qualche parte, ma in qualche maniera mobili.
È una bella cosa? Certamente sì, anche se credo che in parte porti a un leggero degrado dell’immagine (come succede in ambito fotografico). Però se volete un binocolo economico o comunque non esoso… Non fa per voi. Nel mio caso infatti ho evitato.
Binocolo o cannocchiale?
Non ho risposte a questa domanda, perché è una questione molto personale, ma devo dire che mi sono chiesto anche io se non abbia più senso avere un cannocchiale invece di un binocolo: in fondo diminuisci il peso, puoi avere ingrandimenti maggiori e dovresti pure spendere di meno (la metà delle lenti…). Però i cannocchiali che ho avuto modo di vedere hanno la necessità di un appoggio – perché l’oculare è montato in alto e si guarda chini – e poi non offrono quella stessa sensazione di tridimensionalità del binocolo.
Insomma, secondo me è binocolo, ma potreste avere idee differenti!
La differenza tra binocoli costosi ed economici
A questo punto sono sicuro che vi sarete distratti un po’ dall’articolo e vi sarete messi a guardare binocoli su Amazon e compagnia, e avrete notato che ci sono parecchi differenze di prezzo tra prodotti.
Tanto per prendere gli estremi, ci sono binocoli Swarovski (uno dei marchi più importanti nel settore, forse il migliore) come questo che costano anche 2000€ e poi ci sono binocoli come quello che ho preso io, che è questo di Vortex e costa molto molto meno.
E allora ci si domanda: ma quale sarà la differenza? E giustificherà il prezzo? Beh, secondo me no, ma sono sicuro che se qui ci fosse un appassionato di binocoli mi salterebbe alla gola. Mi spiego meglio, allora: i binocoli di alta qualità come quello linkato qui sopra sono sicuramente bellissimi, dei piccoli prodigi di tecnica, ma chi non fa dell’osservazione naturalistica una professione o una passione fortissima, secondo me può farne a meno. Perchè i binocoli economici di discreta qualità possono essere utilizzabili con soddisfazione per vedere lontano senza troppi problemi, che poi è quel che dovrebbe fare un binocolo.
Detto questo, qual è la differenza? Le differenze tra un binocolo economico e uno costoso sono in termini:
– di costruzione, perché i vari meccanismi sono più o meno fluidi e più o meno precisi
– di nitidezza: manco a dirlo un binocolo costoso sarà un po’ più nitido di uno economico
– di aberrazioni. Le lenti di qualità media o bassa introducono nell’immagine delle aberrazioni cromatiche, specialmente al bordo dell’immagine. Queste sono in pratica degli aloni sui contorni dei soggetti che sono più o meno visibili in base alla condizione di luce in cui ci si trova
– di correttezza dei bordi, in pratica nei binocoli più economici si osserva una curvatura del campo che può essere più o meno marcata
– di luminosità: non so spiegarlo bene, ma i binocoli più costosi sono più luminosi a parità di altre caratteristiche
Insomma, ci sono tante differenze da tenere in conto. Penso però che per avvicinarsi al mondo dei binocoli si possa spendere poco e poi, se proprio necessario, scegliere qualcosa di più costoso.
Il binocolo economico che ho comprato è stato molto apprezzato. Viene fornito con una custodia con tracolla, con un sistema per poterlo “indossare” composto da delle specie di bretelle e un altro sistema per poterlo tenere sempre pronto all’uso, e ovviamente con i paralenti anteriori e posteriori. La qualità mi sembra più che buona, e per il prezzo è sicuramente un ottimo affare per quel che deve farci mio papà. E ogni tanto lo uso anche io: promosso!
Bene, spero di avervi incuriosito e di esservi stato utile. E se avete qualche domanda o qualche esperienza coi binocoli, scrivete un bel commento! 🙂
grazie mi è stata utile e illuminante sulla differenza tra le tipologia di prismi
Bene, sono contento 🙂
In effetti se vai in profondità a cercare di capire i binocoli c’è tanto da scoprire, però il fatto che questa sia una infarinatura utile mi fa piacere.