Sarò strano, ma quando mi trovo in mezzo alla natura i miei sensi diventano più acuti: sento meglio gli odori, riesco a distinguere i rumori che compongono il tappeto di suoni che mi circonda, guardo con più attenzione. Ed è per questo che nel tempo ho sviluppato anche una piccola passione per il riconoscimento delle tracce degli animali.
Se si osservano il terreno, gli alberi, le cavità naturali (o non) si può facilmente capire che qualsiasi ambiente è ricco di vita. Il problema è che spesso, quando ci siamo noi con i nostri colori sgargianti, il nostro odore pungente e il nostro camminare maldestro, gli animali scappano o si nascondono dove non possiamo vederli.
Ecco allora che le tracce possono aiutarci, magari anche ad organizzare un appostamento per fotografarli. Negli anni ho avuto modo di leggere una serie di libri sul riconoscimento delle tracce di animali (proprio tanti) e ne ho trovati alcuni buoni e alcuni meno buoni.
In questo elenco cerco di darvi un parere sui migliori che ho trovato; se siete appassionati all’argomento sceglietene uno, magari il meno specialistico della lista, e vedrete che scoprirete un mondo fantastico. O regalatelo a un vostro amico appassionato di natura: lo farete felice!
Ma andiamo all’elenco.
Guida alle tracce degli animali
Un bellissimo libro, secondo me, e se fosse più facilmente reperibile sarebbe il primo che vi consiglierei.
Rispetto ad altri di questa collana di Zanichelli mantiene sempre lo stesso impianto grafico un po’ datato, ma certamente non delude.
Il problema è che ultimamente si trova poco in giro, facendomi un giro sui vari siti online è dura.
Vi consiglio perciò di cercare l’edizione inglese che costa un po’ di più (la trovate qui) oppure ancora meglio di cercare un usato di un’edizione precedente. Questo è un testo abbastanza storico, e sono convinto che non ci siano problemi di traduzione: trovate l’edizione dell’82 qui, e poi c’è l’edizione del 1990 che è qui in inglese.
Tracce e segni degli animali (link)
Libro più recente e fresco rispetto agli altri menzionati qui, ma secondo me leggermente inferiore per la quantità e qualità delle descrizioni. Diciamo che rispetto ad altri testi del genere ha un taglio meno specialistico, e forse è più adatto per chi non è proprio uno studioso.
Ci sono molte illustrazioni e moltissime foto, è comunque un libro ben fatto e adatto anche ai più piccoli.
Tracce e segni degli uccelli d’Europa (link)
Un libro più specialistico di altri trattati qui, in cui si parla specificamente di uccelli europei. Attenzione, però: non è dedicato ai birdwatcher, perchè qui si parla delle tracce lasciate dagli uccelli: le impronte che lasciano, i resti del loro cibo, le borre (cioè quanto rigurgitano: fa senso, ma dà un sacco di informazioni importanti), le piume…
È un testo che funziona anche per i naturalisti professionisti, perchè l’approccio è molto completo e serio, ma secondo me è bello anche da sfogliare e da gustarsi piano piano.
Per quello che ne capisco io non ha problemi di incongruenze ed errori grossolani, forse un po’ carente sulla parte dedicata alle penne, che alla fine dei conti sono i resti più facilmente reperibili.
Comunque molto bello, soprattutto perchè di testi di questo tipo dedicati agli uccelli ce ne sono pochi.
Se volete qualcosa di ancora più specialistico, vi consiglio questo testo su nidi, uova e nidiacei: come detto nelle recensioni presuppone una conoscenza degli animali di cui si parla, ovviamente. Ma è molto specifico e direi ben fatto.
Per ultimo vi segnalo un libro che ha più che altro un valore affettivo per me. È un libro che non so nemmeno se si trova ancora in giro, ma se vi capita di recuperarlo prendetelo al volo. È di Niko Tinbergen, sostanzialmente fondatore insieme a Lorentz e von Frisch dell’etologia, e grande naturalista in senso lato, che l’ha scritto insieme a Eric Ninnion. Si intitola Tracce di animali e insegna a valutare le scene di vita degli animali dalle loro impronte, come degli investigatori che valutano la scena di un crimine. Molto bello, anche se difficile da recuperare.