I fattori della velocità in bicicletta

Eccoci qua per un articolo che riguarda il cicloturismo, certo, ma anche più in generale l’andare in bicicletta: volevo rispondere alla domanda “quali sono i fattori che fanno andare veloce in bicicletta?” e mi sono documentato un po’, ho fatto due calcoli e vi propongo i miei ragionamenti.

Ovviamente questo articolo non è conclusivo, perchè non ho la strumentazione necessaria per fare delle misure precisissime dei vari fattori, ma vuole essere uno spunto per la scelta della vostra bicicletta, per la scelta dell’equipaggiamento e soprattutto per aiutarvi a farvi meno paranoie e godervi i vostri giri in bici. Che per me è la cosa più importante quando vi parlo di ciclismo e cicloturismo.

A questo proposito, c’è una premessa da fare prima che andiamo avanti: non sto in nessun modo dicendo che per divertirsi in bici bisogna essere veloci, anzi. Semplicemente penso che se vogliamo raggiungere un certo luogo più in fretta è bene che siamo consapevoli di quali siano i fattori che fanno davvero la differenza. Penso sia un discorso molto interessante perchè le conclusioni a cui arriveremo potrebbero risultare inaspettate, ma non è detto che la cosa vi interessi, specialmente se viaggiate piano, vi guardate intorno e vi fermate spesso. Vi stimo per questo!

I fattori esaminati

Cominciamo con il definire bene gli aspetti da esaminare nella valutazione dei fattori che influenzano la velocità in bici, e poi andiamo a trattarli uno per uno.

Peso

Il fattore peso è uno dei più vistosi e uno di quelli su cui la gente si rompe più la testa: in fin dei conti è facile mettersi lì con le tabelle delle specifiche delle bici e guardare quanto pesa questa e quanto pesa quella. Poi si passa a pesare il manubrio, il reggisella, le ruote… E poi si confrontano i componenti, si ragiona sulla possibilità di limare le saldature (non fatelo mai e poi mai!!!), si guarda come il portaborracce potrebbe essere modificato per pesare meno.
C’è però una triste verità che andremo a scoprire, con due semplici calcoli e con un confronto sui tempi di una famosa gara.

Aerodinamica

Questo è uno di quegli aspetti che invece consideriamo di meno, se siamo dei cicloturisti o dei ciclisti amatoriali che non vanno troppo per il sottile.
In che modo posizionare le borse? E in che modo posizionare noi stessi sui punti di appoggio della bici?
Bisogna capire bene come l’aerodinamica riesce a influenzare la velocità, e ci proviamo con l’aiuto di qualcuno che ha fatto le misure per noi.

Copertoni

Secondo voi la scelta di un copertone o di un altro ha una sua influenza sulla velocità in bici? Oh sì, ce l’ha. Quando compriamo i nuovi copertoni però guardiamo la sezione, al massimo ci mettiamo ad osservare come sono tassellati. Ci sono però altri fattori da esaminare.

Velocità e potenza

Ok, detti i fattori che esamineremo, facciamo una pausa e domandiamoci perchè la velocità è importante (se lo è).

Chiaramente andare veloci è meglio che andare piano se vogliamo raggiungere più facilmente la nostra meta, e facendo finta che tutto il resto dei fattori indicati sopra rimangano uguali, l’unica cosa che influenza la velocità è la nostra potenza.
La potenza viene normalmente misurata in watt, e giusto per darvi un’idea di come vari con la velocità, possiamo dire che in media un ciclista di 70kg su una bici da 12kg, su un rettilineo in piano e tenendo le mani sopra le manopole delle leve del freno (ipotizzo una bici con manubrio da corsa) sprigionando 100 watt va a una velocità di circa 24km/h. 100 watt sono una cosa tranquilla, un minimo di allenamento e ce la si fa.

Se lo stesso ciclista, sullo stesso percorso e con lo stesso peso dietro, volesse aumentare la velocità di 10km/h, andando quindi a 34km/h, dovrebbe tirare fuori una potenza di 240 watt, più del doppio. E qui le cose si fanno più complicate, una potenza del genere bisogna allenarla, bisogna essere costanti e tenersi in forma.

Insomma: a parità di tutte le altre condizioni per aumentare la velocità di soli 10km/h (eh sì, in auto è più facile) bisogna fare tanta fatica. Quindi ecco spiegato il perchè di tutto quello che viene dopo: se volete aumentare la vostra velocità ci sono altri piccoli o grandi fattori da modificare, ed è bene saperlo.

Perfetto, cominciamo a ragionarci sopra.

Il fattore peso: una triste verità

Vi ho detto che c’è una triste verità con cui dobbiamo fare i conti quando consideriamo il peso come fattore che aiuta ad aumentare la velocità, vero? Bene, togliamocela subito di mezzo: diminuire il peso della bici permette dei guadagni di velocità molto bassi. E se pensate a quanto può costare diminuire il peso di un paio di kg, forse dovreste essere sollevati.

Perché dico questo? Facciamo giusto qualche calcolo.
Ipotizziamo di essere dei cicloturisti che vanno in giro con un bagaglio abbastanza ridotto e che hanno un peso normale, della bici parliamo in un secondo momento.
Mettiamo il caso di pesare 70kg e che il nostro bagaglio sia di 7kg (se viaggiamo con le borse laterali è un bagaglio assolutamente ragionevole, se non risicato).

A questo punto ipotizziamo che sotto il nostro sedere ci sia una bicicletta normale, una come la mia Triban RC500 che pesa circa 11kg e costa poco (ad oggi poco più di 600€). L’insieme di ciclista, carico e bicicletta è di

70kg + 7kg + 11kg = 88kg

Perfetto, ora decidiamo che vogliamo una bici più performante perchè la nostra è un “cancello”, come dicono quelli che ci stanno attenti, perchè con meno peso andiamo più veloci e così via. Ci compriamo una bici come questa, la nuovissima Specialized ultraleggera che è il meglio della casa in fatto di bici da salita. Pesa circa 6kg con i pedali, e quindi possiamo rifare il conto di prima:

70kg + 7kg + 6kg = 83kg

Rimanendo tutto uguale abbiamo sostituito la bici e abbiamo perso 5kg di peso. Che sapete a quanto corrispondono in percentuale sul peso totale precedente? Al 5,7%.
Questo significa che in termini di potenza guadagniamo, con questo cambio, una decina di watt e che su un percorso di 30km tutto in piano a parità di potenza spesa (facciamo 200 watt) impieghiamo circa 15 secondi in meno.
Il problema però è che per avere questo guadagno, che possiamo trasformare in un minuto su 120km, abbiamo sborsato 11000€ in più ai prezzi di listino attuali. E ora siamo molto molto delusi.

In fin dei conti, se pensavate che bastasse comprare una bici come quella dei ciclisti del Tour de France per andare quanto loro, ora sarete tristi, ma non dovete esserlo: avete la consapevolezza che quello che vi serve per andare più veloci non è tirare fuori un sacco di soldi, ma allenarvi bene, nei limiti delle vostre possibilità, e divertendovi in bici senza perdervi dietro a mille specifiche tecniche.

E a proposito di Tour de France, mi sono andato a spulciare la velocità media e il peso della bici vincitrice del 1962 e del 2016 (qui per i curiosi). Dopo quarant’anni di miglioramenti tecnici le bici hanno perso 4kg (dai 10,2kg della Helyett di Anquetil, ai 6,8kg – limite minimo UCI – della Pinarello Dogma di Froome nel 2016) e le medie orarie si sono alzate da 37 a 39km/h circa. Considerate però che in mezzo c’è stato l’avvento dei metodi di allenamento moderni, l’alimentazione scientifica, le gallerie del vento, uno studio incredibile per arrivare a prestazioni che alla fine non si discostano tanto da quelle di un ciclismo che era sicuramente molto più artigianale e ruspante.
Insomma: anche per il ciclismo professionale il peso della bici non è così rilevante.

La Helyett Speciale di Anquetil nel 1962: era proprio un altro mondo

Una postilla antipatica a tutto questo discorso: è molto più economico e facile perdere peso sul corpo che sulla bici: se siete leggermente sovrappeso potete facilmente perdere 2kg di peso in termini di pancetta, e vedrete la vostra velocità migliorare sia per l’allenamento che – marginalmente, come abbiamo visto – per la riduzione del bagaglio che vi portate dietro. I kg sono sempre gli stessi, che siano sulla bici, sul girovita o nelle borse.

E una meno antipatica: non sto dicendo che una bici più costosa lo sia solo perchè pesa meno. In bici di alto livello ci sono mille accorgimenti tecnici ed estetici che comportano materiali più costosi e lavorazioni più lunghe e complesse. Bisogna trovare il giusto bilanciamento tra quello che si è disposti a pagare e quello che si vuole ottenere, secondo me.

L’aerodinamica conta

Buone notizie: in bicicletta l’aerodinamica conta e conta anche quando facciamo cicloturismo, senza mantenere medie di velocità assurde.

Ci sono due aspetti del discorso sull’aerodinamica che devono interessarci di più: il primo è quello che riguarda il posizionamento del bagaglio sulla bicicletta, il secondo è quello del nostro posizionamento in sella.

Bagaglio e aerodinamica

Parliamo prima di tutto di borse e bagaglio: come sapete ci sono vari modi per portarsi dietro carichi in bici, dalle borse laterali, al bikepacking, al trasporto nello zaino. Per prima cosa voglio mostrarvi questo video di Specialized che ha fatto vari esperimenti in galleria del vento per misurare quanto i vari metodi di trasporto influiscano sulla velocità e sul tempo impiegato per percorrere un tragitto:

Nel video trasportano un cartone da sei di birre in bottiglia in una borsa laterale, in uno zaino, in un sacco montato centralmente sul portapacchi posteriore. I risultati sono che su un tragitto di 40km usando lo zaino rispetto alla borsa laterale si guadagnano 2 minuti, e montando un sacco centralmente si guadagnano 45 secondi.

Un altro test che ho trovato interessante sul tema è questo, e ve lo riassumo. In pratica hanno deciso di usare su un circuito all’aperto una bici con sopra montato un misuratore di watt, e mantenuto la potenza emessa a circa 200 watt. Sulla stessa bici hanno montato diversi tipi di set di borse: laterali posteriori, laterali anteriori, set da bikepacking. Ecco i risultati (con un’estrapolazione dei dati per 100km):

Borse da bikepacking – 20 giri a 200.5w medi
38.262 secondi a giro
119.34 secondi per km
30.17km/h velocità media
Tempo stimato per percorrere 100km: 3:18:54

Borse laterali posteriori – 20 giri a 199.5w medi
40.931 secondi a giro
127.66 secondi per km
28.20km/h velocità media
Tempo stimato per percorrere 100km: + 12 minuti (6,5% più lento)

Borse laterali anteriori – 20 giri a 199w medi
40.89 secondi a giro
127.54 secondi per km
28.23km/h velocità media
Tempo stimato per percorrere 100km: + 12 minuti (6,4% più lento)

Borse laterali ant+post – 20 giri a 200w medi
41.542 secondi a giro
129.57 secondi per km
27.78km/h velocità media
Tempo stimato per percorrere 100km: + 17 minuti (7,9% più lento)

I risultati insomma mostrano che usare un assetto da bikepacking fa risparmiare un certo quantitativo di tempo (che si traduce in meno energia da spendere per andare alla stessa velocità, ricordiamolo) ma sta a voi capire se questo risparmio sia significativo o meno. C’è da considerare che quelle medie di velocità non sono comuni a tutti i cicloviaggiatori, ma c’è da dire pure che meno si va veloce, più tempo si è esposti agli effetti della resistenza aerodinamica. Questi sono meno importanti a velocità inferiori ma più prolungati nel tempo.
Peccato non aver trovato dati specifici sulle borsette a sacco da forcella, che mi interessano molto da integrare a una borsa sottosella, ma credo che siamo a livelli simili del setup con sole borse anteriori, con forse un leggero guadagno.

Posizionamento del corpo

Concludiamo questa parte in merito al posizionamento aerodinamico con una tabella che ho trovato su questo sito molto interessante:

Tabella dal sito ridefar

Per spiegare i risultati ottenibili con questa tabella, riporto le parole dell’articolo, con una mia libera traduzione:

I dati mostrati nel cerchietto rosso mostrano le differenze di velocità su un percorso in pianura a potenza moderata (150 watt). Usare come appoggio le maniglie del freno (stiamo parlando qui di manubrio da corsa, NdT) riduce la CdA* di 0.03, così che quando si spinge a 150watt su una strada piatta, cambiare posizione da quella a mani sul manubrio a questa permette un guadagno di velocità di circa 0.6km/h. Posizionare le mani sulle corna basse permette una riduzione ulteriore di CdA di 0.02, con un guadagno di ulteriori 0.4km/h con la stessa potenza, e infine posizionare le mani sulle aerobar** dà un guadagno possibile di altri 0.7km/h. Il totale per il passaggio dal manubrio alle aerobar sarebbe di 1.7km/h di velocità in più.
Il guadagno sarebbe ancora più veloce quando si produce maggiore potenza, quando si va in discesa, quando si ha vento contrario.

*= la CdA è un valore che indica la resistenza totale all’aria di un oggetto e tiene in considerazione la sua forma e la sua superficie esposta. Nel caso di un ciclista, per i calcoli di cui sopra, si assume un valore di 0.4 per un bikepacker.
**= le aerobar sono delle estensioni da montare sul manubrio in posizione centrale, come queste

Copertoni e velocità

Eccoci arrivati all’ultimo e forse più complicato tra gli aspetti da valutare per aumentare la velocità in bicicletta: la scelta dei copertoni.
È complicato perchè i copertoni hanno tante caratteristiche: tassellatura, resistenza alle punture, durata…
E in più è abbastanza difficile capire bene come sono fatti i copertoni che ci troviamo davanti, perchè i produttori a volte si lasciano andare a descrizioni un po’ esoteriche in cui è difficile districarsi.

Facciamo prima di tutto un paio di considerazioni generali sulla scelta del copertone:

  • il valore da guardare è la resistenza al rotolamento (attrito volvente) che è un valore misurabile sempre in watt da sottrarre alla potenza sprigionata dalle nostre gambe
  • la resistenza al rotolamento dipende da tanti fattori: mescola della gomma, sezione, sezione in relazione al cerchio, pressione di gonfiaggio, probabilmente il peso del copertone…
  • Non si sceglie un copertone solo in base a quanto è scorrevole sulla strada

Detto questo, fortunatamente ci sono persone che fanno il lavoro per noi, e io mi sono divertito a cercare di capire meglio la questione usando questo sito: https://www.bicyclerollingresistance.com/. È una miniera d’oro in cui si possono trovare i valori di resistenza al rotolamento, che nelle tabelle comparative viene abbreviata come RR, di tantissime gomme per bicicletta di tipi diversi.

Facciamo un paio di esempi:

  • Continental GP 5000 (loro: https://amzn.to/3qw3Jq3), copertoncini da 25 per bici da corsa, belli e ben fatti, con un costo discreto e una discreta resistenza alle punture. Non ci si va in fuoristrada, direi.
    Ecco, con loro il valore RR a 6.9atm è di 10.7 watt rubati alla nostra fatica
  • Schwalbe Durano Plus Addix (questi: https://amzn.to/2ZmGBP0), questi sono copertoni sempre da 25 ma ad alta resistenza, con un’anima interna bella spessa. Il prezzo è lo stesso, ma gli obiettivi sono differenti e il valore di RR è di 21 watt, praticamente il doppio.
  • Una cosa completamente diversa: Schwalbe Racing Ralph TL Ready da 2.25 pollici (quindi molto più largo, parliamo di questo: https://amzn.to/2Zr2Ova) a 2.4atmosfere, perchè è un copertone da MTB, ha una resistenza al rotolamento di 21.2 watt

Da questi tre esempi secondo me avete capito almeno due cose: che la sezione è importante, ma non troppo. E che la scelta del copertone è da fare con attenzione. Oltre alle varie questioni da tenere in considerazione, che riguardano principalmente il tipo di terreno che frequenterete e il comfort che volete, cercate di dare un occhio anche all’aspetto della resistenza al rotolamento. Non è fondamentale, ma perchè non andare più lontano e più veloce, se si può?


Conclusioni

Come abbiamo visto con questi calcoli, che spero di non avere sbagliato (ma se li ho sbagliati ditemelo nei commenti!) i vari fattori di modifica della velocità considerati non sono da soli così importanti, ma sommati possono avere una loro incidenza sulla velocità, sul modo in cui viaggiamo e anche sulla piacevolezza dei nostri giri.

Il consiglio che vi dò è quello di valutare questi aspetti con tranquillità, senza perderci troppo tempo ma mantenendoli sempre in un angolino della testa quando state scegliendo bicicletta, posizionamento del bagaglio, gomme e tutto il resto. Quello che mi premeva far capire è che con una spesa tutto sommato ridotta come quelle per dei copertoni migliori o per un paio di aerobar, si riescono a ottenere risultati paragonabili a riduzioni di peso molto importanti (e complesse).

Spero di esservi stato utile, e in ogni caso buone pedalate!

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