La prima borsa da bikepacking di Decathlon

L’ho vista, l’aspettavo, l’ho comprata subito. È la borsa sottosella da bikepacking di Decathlon (questa, assieme a questa sacca), prima di una serie di borse che dovrebbero uscire pian piano nel corso dei prossimi mesi, e che oggi sono andato a ritirare in negozio dopo aver prenotato l’acquisto online. Vi dico cosa ne penso per ora.

Ovviamente aggiungo il “per ora”, perchè non ho avuto modo di farmi un’opinione definitiva su questa borsa avendola usata solo per una cinquantina di km oggi pomeriggio. Posso però darvi un’impressione di massima, che aggiungo in questo riquadro:

A prima vista questa borsa da bikepacking è un netto SÌ: ha tanti dettagli ben pensati, è capiente ai massimi livelli e costa poco. Se siete in cerca di una borsa sottosella da bikepacking io la terrei ben presente.
Se siete più o meno decisi vi conviene prenderla subito perchè pare stiano già finendo.
Link:
– per la struttura: QUI
– per la sacca impermeabile: QUI

Una borsa in due pezzi

Cominciamo parlando di un paio di dati tecnici e della caratteristica più notevole di questa borsa. Il peso complessivo è intorno agli 800 grammi, l’impermeabilità è completa, la capienza della sacca va da 6 a 15 litri (direi abbondanti, dovrei misurare precisamente).

Ma soprattutto questa borsa da sella è in due pezzi. Vedete la foto per capire:

In sostanza c’è una struttura da attaccare alla sella, con due grosse fettucce che vanno a circondare il tubo sella e due asole laterali che passano sotto i binari della sella per agganciarsi a delle fibbie inferiori. In questo modo c’è un doppio ancoraggio alla sella, invece che tre come in molte altre borse sottosella da bikepacking: secondo me un’ottima cosa per rendere più facile il montaggio e lo smontaggio, la struttura è piuttosto rigida e si ancora bene al tubo sella, su sterrato anche impegnativo finora (poche decine di km!) non ho avuto la sensazione di una borsa che ondeggia troppo e si porta dietro la coda della bici.
Poi c’è la sacca, sostanziosa, grossa, anche abbastanza rigida e con cuciture nastrate. La sacca ha una valvola laterale da chiudere dopo averla ben compressa, per evitare che sporga troppo. Comincio con la litania, questa cosa la ripeterò varie volte: ci sono un sacco di dettagli ben pensati e ben realizzati, partendo dalla striscia in materiale riflettente, per arrivare al conteggio dei risvolti che dovete fare per rendere la sacca veramente impermeabile:

Qual è il punto? Il punto è che queste sacche a rotolo hanno la necessità di avere il bordo avvolto su se stesso almeno tre volte, così che la chiusura sia impermeabile. Le strisce numerate che vedete sono fatte di un materiale semirigido che aiuta nella chiusura, e in più vi ricordano di fare le cose per bene: classy!

Il vantaggio di una soluzione del genere, già applicata da altri marchi ma a ben altro prezzo, è di avere una struttura molto rigida che tiene bene gli ondeggiamenti, e una borsa che si può tranquillamente mettere in tenda o portare in stanza in ostello senza dover armeggiare troppo con velcro e simili: l’unica cosa da fare per toglierla è slacciare le due fibbie in alluminio che la tengono solidale alla struttura. Altro piccolo dettaglio, questi due ganci hanno un blocco per evitare che facciano rumore e che scivolino. Bella pensata.

Dettagli e sostanza per una buona borsa da sella

La foto qui sopra mostra come la costruzione di questa borsa sottosella di Decathlon sia curatissima. Davvero, è molto molto ben fatta. Tanto per dire, c’è una daisychain tripla che non si romperà mai, un buon laccetto elastico veramente solido, e poi una piccola cosa simpatica: vedete sulla destra in basso quel rotolino? In pratica all’estremità le due fettucce di regolazione della lunghezza della chiusura, hanno due pezzi di velcro: si arrotola la fettuccia e poi si chiude con questi pezzi di velcro, in modo da non avere nastri penzolanti potenzialmente pericolosi.

Non so se le immagini rendono l’idea, e in fin dei conti potete pensare che questa è solo una borsa da bikepacking e chissene, il punto è che quando sei in giro avere cose che funzionano bene, che sono semplici e che hanno soluzioni che ti facilitano la vita è un piacere. I ciclisti poi da questo punto di vista sono campioni: niente scricchiolii sulla bici, non vogliono cose fuoriposto, e secondo me saranno accontentati da questa saddle bag.

Altri dettagli? Per esempio il fatto che tutti i punti di attacco alla sella sono ben gommati e dubito possano raschiare la vernice, che le fibbie sono in alluminio dove è utile, che la valvola di compressione della sacca è comodissima. Poi ci sono le linguette per tirare le cinghie, poi le fibbiette per risvoltare le cinghie verticali… Un sacco di piccole particolarità che mi hanno subito convinto a prendere questa borsa e che credo potrebbero convincere molti altri.

Difetti e cose da migliorare

Ad una prima occhiata questa borsa da sella mi sembra molto buona, e sempre a una prima occhiata l’unico problemino evidente è quello del peso: l’imbrago pesa 592 grammi, la borsa impermeabile 257 (da sito Decathlon) per un totale di 849 grammi. C’è una borsa simile di Revelate Designs che pesa circa 570 grammi, una di Blackburn Outpost (questa, il marchio è meno noto in Italia ma non male) che ne pesa addirittura 511 per 11 litri di capienza e infine una da 14 litri di Restrap che arriva a circa 630 grammi (questa). Ok, può essere che Decathlon ci sia andata un po’ pesante con la robustezza, e che forse avrebbe potuto mangiare via una 50ina di grammi ad ogni componente, ma credo che il guadagno di peso sia trascurabile rispetto alla tranquillità di avere qualcosa di solido e stabile. Se dovessi scegliere qualcosa di estremamente leggero penso andrei su una borsa “tutta d’un pezzo”, una Apidura molto minimale e comunque impermeabile, probabilmente. Ma stiamo parlando di cose diverse.
Altra piccolezza? Forse ci sarebbe stato bene un qualcosa per montare una luce dedicata, ma i punti di aggancio sono più che sufficienti, basta fissare bene la propria luce posteriore e non dovrebbero esserci problemi a trovarle un posto sicuro.


Che altro dire? Beh, la prima cosa da dire è che penso che questo finesettimana me la porterò dietro in un giro breve, non vedo l’ora di provarla. Seconda cosa, mi sa che la mia borsa attuale sarà messa in vendita.
Terza: se vi ho convinto almeno un po’ prendetela, perchè come tutte le cose di ciclismo in questi ultimi tempi finirà a breve. Ecco dove potete comprarla: QUI la struttura, QUI la sacca (che non è per forza necessaria, se una sacca la avete già).

2 commenti su “La prima borsa da bikepacking di Decathlon”

  1. Sembra ben fatta. Forse il peso ? Però nell’ottica di un viaggio qualche etto in più a favore della stabilità ci può stare. Comunque ottima novità che serve anche a calmierare i prezzi degli altri produttori che sembra facciano borse in pelle di pitone con inserti di cincillà.

    1. Giusto, il peso! Poi provo a guardare le altre del genere, mi sembra sia poco più pesante ma sinceramente non so dove avrebbero potuto togliere, forse facendo la borsa impermeabile più fine? È molto sostanziosa, quella.
      Per quanto riguarda i prezzi non so, forse l’unica che potrebbe fare concorrenza a Decathlon nel merito potrebbe essere Ortlieb, non credo che altri marchi abbiano quel tipo di volumi e quella distribuzione. Tante aziende sono quasi artigianali, per cui ci sta che abbiano prezzi più alti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *