Cucinare con la Trangia #1: Pancetta all’indiana con riso

Inauguro una piccola rubrica dedicata ai miei esperimenti culinari con la Trangia con una ricetta semplicissima, che però vi insegna come fare il riso con un fornellino ad alcool.

Normalmente preferisco cucinare roba dal fresco, o comunque usare meno prodotti confezionati e trasformati possibile, ma stavolta avevo poco tempo e mi ritrovavo in casa una confezione di “pork vindaloo curry”, una robetta che avevo trovato in un negozio giapponese di oggetti per la casa (credo) e che mi aveva incuriosito, perchè mi piacciono i sapori asiatici.

La cosa più semplice da fare era metterlo assieme a del riso bianco, ma per cucinare il riso bianco con la Trangia ci vogliono un paio di accorgimenti che sono in effetti il vero focus di questa “ricetta”.

La Trangia è un fornello ad alcool inserito in un insieme che fa da piedistallo e da supporto antivento. In più la Trangia viene venduta spesso assieme a pentolini, padelle e altri tipi di supporto. Ho scritto un articolo sul tema qui, in cui spiego meglio come funziona e perchè è interessante.

Ok, cominciamo, e vediamo come viene questo articolo, il primo del genere (per cui perdonate se nelle prossime versioni userò un formato diverso).

Ingredienti

Più facile di così non si può:

  • una busta pronta di Pork Vindaloo Curry venduta da Muji (peso 185g)
  • 120 grammi di riso
  • sale
  • circa 30ml di alcool per il fornellino

Come cucinare il riso sulla Trangia

La prima e più importante parte di questa ricetta (ok, concedetemela, chiamiamola ricetta!) è la preparazione del riso, che inizia prima della preparazione vera e propria. Come in altri casi, per i legumi, per la pasta, per il cous cous… è molto utile – dopo averlo sciacquato bene per eliminare l’amido in eccesso – mettere in ammollo il riso prima di iniziarne la cottura. Se siete fermi da qualche parte potete preparare la scodella con il riso a bagno, altrimenti la mattina prima della partenza potete semplicemente aggiungere un po’ di acqua al sacchetto in cui è contenuta la porzione di riso da usare. Occhio a non dimenticare il riso là dentro per più di qualche ora!
A cosa serve tutto questo? Beh, semplicemente a ridurre i tempi di cottura di qualche minuto, e sappiamo che meno tempo di cottura significa minor uso di combustibile e meno peso, e meno peso ci piace.
Direi che basta una mezz’ora, ma un’ora è meglio.

Il riso ammollato e con la giusta quantità di acqua è pronto per la cottura su Trangia

Fatto questo si versa il riso nella scodella e si aggiungono acqua e un pizzico di sale.
Quanta acqua? La regola sarebbe che la profondità dell’acqua dovrebbe essere doppia rispetto a quella del riso, e mi sembra che funzioni un po’ con tutte le pentole. Occhio ad aggiustare per il fatto che il pentolino della Trangia è leggermente svasato, quindi l’ideale sarebbe mettere un po’ meno acqua. Ma ehi, comunque è una misurazione a occhio, quindi il pressappochismo è ovvio.

A questo punto si inizia la cottura, e lo si fa in due fasi.

— prima fase, durata 7 minuti circa*: il fornello ad alcool va tenuto a fiamma aperta, con il pentolino coperto dalla padella messa a faccia in su
— seconda fase, durata 9 minuti circa*: dopo questo tempo l’acqua si sarà un po’ dirotta e il bollore sarà partito; sul fornello viene posto il riduttore di fiamma messo a metà. In questo momento potete mettere nella padella il vostro curry, che comincerà a scaldarsi
— terza fase: per un paio di minuti si mette la scodella da parte, a riposare, e si pone sul fuoco solo la padella, per dare una bella botta di calore al piatto principale

Durante la cottura, specie nella seconda fase, ha molto senso dare una bella mescolata ogni 3 minuti circa, specialmente al centro dove si ha il grosso della fiamma. Inutile dire che se avete dei pentolini antiaderenti dovete usare un cucchiaio in legno o in plastica!
*i tempi sono indicativi e dipendono da temperatura ambiente e altitudine

Sotto c’è il riso che cuoce, sopra cominciamo a mettere il condimento. Il bello della Trangia è la sua stabilità, che ce lo permette

Com’è?

Se vi piacciono i sapori esotici il pork vindaloo, una specie di salsa con pezzettini di maiale, è molto buono. Piccantino, speziato il giusto, è un ottimo modo per provare qualcosa di diverso senza doversi alambiccare.
Il quantitativo è sufficiente per insaporire una bella porzione di riso per una persona, e vi assicuro che insaporisce… L’unica cosa che cambierei di questo preparato è la dimensione dei pezzi di pancetta: meglio più grandi! Probabilmente però questo comporterebbe dei problemi nella forma del sacchetto, quindi è un compromesso accettabile.
Il riso invece… è riso! Con questa ricetta viene ottimo, ben sgranato se lo lavate bene (ma bisogna avere acqua a disposizione), ben cotto e facile da fare.

Valori nutrizionali: va bene in cammino?

Sicuramente non potete portarvi cinque confezioni di questo piatto (o simili) e sostentarvi durante un cammino o un giro in bici di più giorni. Vedo questa combinazione più come un intermezzo sfizioso, oppure da gustare assieme ad altro.

Una dritta che posso darvi è quella di modificare leggermente la ricetta: potete ad esempio sostituire parte del riso con lenticchie rosse decorticate, che cuociono in poco tempo e forniscono una buona razione di proteine.

Parlando di freddi numeri, nel nostro caso dobbiamo dividere il contributo in due: per il riso e per il curry. Vediamo un po’ quante proteine, carboidrati e grassi assumiamo con questo specifico pasto, con le quantità che vi ho detto.

Per il riso:

  • circa 400kcal
  • 8g di proteine
  • 96g di carboidrati
  • 0,5g di lipidi

Per il curry (info trovate qui):

  • circa 338kcal
  • 15g di proteine
  • 11g di carboidrati
  • 25g di lipidi

Siamo insomma nella parte bassa della quantità di nutrimento essenziale per un adulto (ma non voglio mettermi a fare il dietologo), ma direi che siamo un po’ scarsi se ci mettiamo dal punto di vista di una persona che sta facendo attività fisica, un cammino di più giorni, un giro in bici… Insomma: questo pasto va integrato con qualcos’altro. Come detto sopra delle lenticchie, magari un bell’uovo.
C’è però di peggio dal punto di vista nutrizionale, e se guardate questo pasto come uno strappo alla regola, ci può stare.


Tutto qui. Ditemi se questo tipo di formato vi interessa, io continuo per un po’…

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