Bikepacking, la moda del momento in fatto di cicloturismo. E con le mode nascono le esigenze (a volte ingiustificate), e con le esigenze aumentano i costi. Ma si può fare bikepacking spendendo poco!
In questo articolo vi racconto come faccio io e vi dò un paio di suggerimenti su alternative a quello che vi propongo, casomai non vi piacesse proprio tutto.
Il setup da bikepacking che prendo in considerazione è quello classico, con tutte le borse al loro posto, ma in un caso vi propongo una modifica sostanziale che potrebbe andarvi bene e farvi spendere meno.
In linea di massima presuppongo che vi troviate a fare un viaggio in autonomia, con la necessità di dormire fuori in condizioni non invernali e di portarvi dietro l’occorrente per cucinare. Attenzione, però: ricordatevi che bikepacking vuol dire essenzialità e riduzione (leggetevi il mio articolo sul bikepacking per avere un’idea di come lo intendo).
E adesso via con la spiegazione!
Borsa sottosella
La borsa sottosella nel bikepacking è piuttosto importante, perché è quella che permette di utilizzare il volume maggiore e di portare il grosso del nostro bagaglio.
È importante ma anche un po’ complicata, perché se non è fissata bene al canotto della sella – che è tra l’altro il suo punto di ancoraggio unico al telaio – e se i pesi non sono messi nella maniera giusta (con la densità maggiore verso la base) allora avremo un bel po’ di problemi: la borsa continuerà a oscillare e ci darà fastidio oltre a rallentarci. In più questa oscillazione potrebbe portare a una rottura della borsa stessa, e questa è l’ultima cosa che vogliamo.
Quando scegliete una borsa sottosella per bikepacking secondo me dovete badare al litraggio ma non esagerare, perché più la borsa sporge, più oscilla. Per quanto riguarda l’impermeabilità, se c’è è una bella cosa, ma non mi risulta sia fondamentale: basta usare i classici sacchetti per tenere tutto ben separato e asciutto.
Alcune borse sottosella hanno un bel sistema per la creazione del sottovuoto (tipo questa Topeak), così quando la borsa non è completamente piena la potete compattare e diminuire le oscillazioni di cui dicevo sopra. Altre borse ovviano al problema con delle cinghiette di compressione molto simili a quelle degli zaini, va bene comunque.
E allora, che vi consiglio? Vi consiglio delle borse da circa 10-15 litri, con prezzo intorno ai 40€ e di marchi abbastanza sconosciuti. Ma non preoccupatevi: reggeranno.
Borsa sottosella Lixada
Cominciamo dalla borsa più economica (questo il prezzo, per i curiosi).
Si tratta di una borsa sottosella Lixada, marchio che ancora non ho capito bene cosa fa perché lo si trova dappertutto. Ma in realtà probabilmente compra roba da vari produttori e poi la rimarchia, perché la stessa borsa si può trovare con il nome Roswheel, altro marchio che invece fa delle cose abbastanza belle. E se vedete bene sui fianchi di questa borsa c’è proprio Roswheel. Boh…
Comunque poco importa, questa borsa sottosella è sufficientemente rigida, i materiali sono discreti e costa pochissimo. La capacità è di 8 litri abbondanti.
Punti di forza: ha un rinforzo sulla parte bassa (due alette di materiale plastico da inserire per aumentarne la rigidità), pesa poco, ha una daisychain sul posteriore per attaccare una lucina.
Debolezze: non è impermeabile e le manca la retina sopra per mettere roba da usare rapidamente. C’è invece una taschina abbastanza inutile…
Prendetela in questa pagina. Se invece volete la versione da 10 litri, che però non vi consiglio perché non so com’è, la trovate qui.
Borsa sottosella impermeabile
Questa borsa sottosella da bikepacking ve la consiglierei a occhi chiusi perché è di Rhinowalk, anche se non si capisce da questa pagina (dove penso sia al prezzo migliore in Italia). Se avete visto il mio sito, quando ho parlato di borse da cicloturismo ve ne ho consigliate di questo marchio che è cinese ed è di buonissima qualità.
Rispetto alla precedente, questa borsa ha la caratteristica di essere impermeabile completamente. Dal punto di vista della costruzione è sicuramente fatta meglio e ha un paio di accorgimenti utili.
Punti di forza: impermeabile completamente, retina superiore, più fettucce di aggancio al sellino
Debolezze: costa un po’ di più (ma li merita)
La pagina a cui la trovate su Amazon è questa.
La mia alternativa: una sacca?!
Quello che però vi consiglio molto caldamente è un’alternativa economica, pratica e che vi farà recuperare molto spazio.
Io faccio così, la maggior parte delle volte: ho un discreto portapacchi posteriore di Decathlon (questo in particolare) che riesce a reggere fino a 18kg, e sopra ci monto una sacca stagna. Magari ne avete già una a disposizione, se non fosse così io vi consiglio di prendere questa che è molto buona e non costa troppo. In più è colorata, così vi vedono meglio. Avendo queste due cose non vi resta che fissare bene la sacca al portapacchi con delle cinghie, e qui lascio a voi la scelta. Io uso delle cinghie con dei ganci metallici alle estremità, ma penso vada bene un po’ tutto.
Una soluzione di questo genere secondo me è abbastanza pratica perché avete tanto spazio, e la sacca la potete portare in giro più facilmente perché in genere ha una bella tracolla.
Vantaggi: tanto spazio a disposizione, potete decidere di portare una sacca più o meno grande in base alle esigenze, costi abbastanza ridotti, massima stabilità. La tenuta all’acqua è garantita
Debolezze: il portapacchi aumenta il peso di circa 700 grammi, ci vuole un po’ di abilità per piazzare bene le cinghie
Borsa da telaio
Ora non vorrei portarvi sulla cattiva strada, ma io la borsa da telaio non la uso. Il mio ragionamento è questo: perché dovrei sacrificare spazio per una borraccia in più e causarmi problemi alle ginocchia causa sfregamenti, solo per avere quei 4 litri in più?
Onestamente non mi è mai sembrato un buono scambio, per cui nel mio setup da bikepacking la borsa da telaio non c’è.
Di recente però ho scoperto un marchio che produce questa borsa, che ha una capienza di 8 litri e non sembra troppo scomoda. Il prezzo sta sicuramente nella forbice bassa dei prezzi, quindi direi che rientra in questa lista di attrezzatura economica per bikepacking. Sto pensando bene se prenderla, poi magari vi aggiorno (o aggiornatemi voi se ce l’avete o la comprerete).
Borsa a rotolo anteriore
Il rotolo anteriore può essere considerato inutile da alcuni, ma nel mio caso è una comodità in più che mi permette di aggiungere quei litri che mi servono o, in periodo estivo, sostituire gli attacchi da forcella per mettere la tenda o il tarp.
Purtroppo questo tipo di borsa da bikepacking costa molto, forse perché è più complicata da costruire, ed è più difficile trovarne una economica che renda bene.
Io vi consiglio questa, sempre venduta da Lixada, che dovrebbe andare bene.
Dovrebbe andare bene se la vostra bici non ha geometrie molto strane, e in particolare un tubo del manubrio molto spesso.
Ad esempio ho provato a montarla sulla bici della mia ragazza e non ci stava (è una bici con manubrio dritto, tipo fitness). In questo caso la potrete sempre usare, ma dovrete adattare un po’ il velcro che serve per attaccarla: non dovrebbe essere un lavoro difficile se avete un minimo di manualità e della colla.
Piccolo consiglio: provate a prendere una prolunga come questa per il manubrio: potete montare la borsa qui, in modo da avere spazio per i vari attrezzi e allo stesso tempo liberare la parte centrale del manubrio per impugnarlo comodamente quando siete stanchi delle altre posizioni. Esistono anche prolunghe più ampie e progettate appositamente per lo scopo, ma hanno ben altri costi.
Rack per forcella
L’ultimo componente che vi consiglio per una bella bici da bikepacking ben equipaggiata sono i rack per forcella. Si tratta di supporti simili a quelli per borraccia, ma che sono aperti e si possono montare sulla forcella. Occhio però a verificare che la vostra forcella abbia i fori adatti al supporto che volete montare, e soprattutto di non superare il peso massimo che la forcella stessa può supportare. Nel mio caso sulla forcella si possono montare 9kg di roba, ad esempio, ed è più che sufficiente per un sacco a pelo e una tenda.
Qui potete cominciare a mettervi le mani nei capelli, perché sono degli attrezzini abbastanza costosi, e uno non si aspetterebbe un costo del genere.
Il più famoso è il Salsa Anything Cage, potete vedere anche questo di Topeak oppure ancora meglio costruirvene uno voi partendo da… un portaborracce! Guardatevi questo video, tanto per avere un’idea:
In alternativa, sempre sul solco di quanto visto nel video, potete prendere questo modello di Blackburn che è una fork cage molto simile alle altre ma dalla sua ha una migliore resistenza, non essendo costruita in plastica ma in metallo: un po’ di peso in più, ma ne può valere la pena.
Fatto questo, potete aggiungere un sacco di piccole cose alla vostra bici da bikepacking, sempre rimanendo su budget contenuti. Ad esempio se vi viene scomodo tenere la borraccia sul tubo obliquo, potete prendervi un portaborraccia in stoffa come questo di Decathlon da posizionare sul manubrio. O aggiungere un piccolo astuccio da mettere all’angolo tra il tubo sterzo e la canna della bici…
Diciamo che le opzioni sono tantissime, in questo articolo ho solo voluto darvi qualche idea per avere l’opportunità di attrezzare la bici da bikepacking senza spendere troppo.
Avete qualche suggerimento? Qualche trucco? Lasciate un commento qui sotto!
Grazie per gli utilissimi consigli, molto bella la borsa impermeabile da 20 lt.
Mi chiedevo ma queso equipaggiamento lo hai adottato sulla Triban RC 500?
La bici come reagisce?
Sì, certamente. Direi che reagisce bene, è in generale una bici stabile e se distribuisci bene i pesi se la cava benissimo anche con borse normali da cicloturismo al portapacchi posteriore. Con quella configurazione direi pure meglio.