Il fornelletto a legna dei miei sogni

Alla fine non ho resistito alla tentazione, e ho comprato un fornelletto a legna che avevo visto un sacco di volte su Amazon. Loro sapevano che lo volevo, e hanno continuato a propormelo finchè ho ceduto.
Ora che l’ho provato però posso dire di essere soddisfatto, e quindi vi presento il fornello a legna Lixada da campeggio e trekking!

La praticità della legna

In fin dei conti, se guardo alla mia attrezzatura, mi accorgo che sono proprio un cuoco nell’anima: ho diversi attrezzi per cucinare in campeggio, e in particolare vari fornelli da trekking che scelgo di volta in volta. Finora tra i miei preferiti c’è sempre stata la trangia (il link rimanda a un mio articolo precedente) ma può essere che in futuro decida di portare sempre più spesso questo nuovo fornellino che ho comprato e che vi presento tra poco.

Il perchè è presto detto: un fornello a legna è ottimo per alcuni tipi di trekking.
È leggero (il modello che ho trovato io è leggerissimo, invece), è piccolo, e soprattutto il combustibile che usa è facilmente reperibile nelle vicinanze di qualsiasi bosco.
Mentre cammini è facile trovare rami spezzati, cortecce e foglie secche per l’accensione, e così non devi nemmeno portarti dietro l’alcool o la bomboletta del gas.
Tra l’altro quest’ultima è nella maggior parte dei casi usa-e-getta, e questo mi sembra veramente uno spreco.

Certo se pensate di sostare sopra i 2000 metri o in un deserto pensateci sopra per bene, prima di portarvi un fornellino a legna… Negli altri casi invece va sempre bene.

 

Il fornello a legna Lixada

Il fornello che ho preso è prodotto da Lixada (che io sappia si trova solo su Amazon, qui), che produce e vende anche altri tipi di fornello simili a questo.
Mi è subito sembrato un prodotto molto interessante per varie caratteristiche: la prima di queste è il materiale di costruzione, l’acciaio, che è sicuramente meglio dell’alluminio usato in fornelli come questo che devono stare a contatto prolungato con la legna.
La seconda caratteristica è l’accuratezza della costruzione: già dalle foto presenti in rete si vedeva che è costruito bene, con le varie parti ben congegnate per incastrarsi tra loro sia da aperto che da chiuso e con il piattino per la raccolta della cenere.
La terza caratteristica è la compattezza: sembrava davvero piccolo e facilmente richiudibile.

Dopo averlo preso e provato brevemente sono davvero soddisfatto e mi pare che le impressioni che avevo avuto vedendolo siano rispettate. È un piccolo gioiellino da portarsi sempre dietro quando si fanno trekking anche prolungati (perchè non pesa niente!) e si vuole avere la possibilità di prepararsi qualcosa di caldo.

 

Come si usa

L’uso di questo fornello da trekking è molto semplice: lo si monta in pochi secondi creando un cilindro, e lo si riempie di legna.
L’idea è che la combustione sia pirolitica (più sotto spiego di cosa si tratta) e quindi bisogna riempire bene, usare una miccia come primo combustibile e poi aspettare qualche minuto che si inneschi il processo pirolitico.

Naturalmente le raccomandazioni che valgono per qualsiasi fornello sono valide anche per questo: controllare di trovarsi in un posto non circondato da oggetti infiammabili, preparare una superficie libera da sterpi e foglie secche, guardare in alto e verificare che non ci siano rami di alberi che potrebbero bruciare sopra la nostra stufa… Sono tutti accorgimenti di buon senso che preservano la nostra sicurezza e quella del bosco.

Da chiuso il fornelletto occupa pochissimo spazio (basta vedere la foto) e viene venduto con una retina per il trasporto abbastanza comoda. Devo valutare se sostituirla con qualcos’altro di più resistente, ma mi sembra che riesca a fare il suo lavoro in modo decente.
In ogni caso le dimensioni sono perfette anche per uno zaino piccolo, e il peso è di poco più di 300grammi: considerato che non ci si deve portare dietro il combustibile è davvero ottimo.

 

La pirolisi

Questo fornelletto a legna permette di sviluppare la combustione pirolitica: in pratica invece di bruciare direttamente la legna (o altri tipi di materiali organici secchi, come possono essere le foglie, il pellet o… i torsoli delle pannocchie!) brucia i gas contenuti in essa.
La pirolisi è un tipo di combustione ad alta resa e ad alto potere calorifico.
Un’altra bella caratteristica di questo meccanismo chimico è che non produce praticamente fumi: pensate ad esempio alla fiamma del vostro fornello di casa, che è a gas e naturalmente non fa fumi.

Il fornello Lixada è comodo anche per questo: non facendo bruciare direttamente il legno non produce residui fastidiosi da smaltire, non fa fumo e scalda molto bene. Devo fare dei test approfonditi, ma da quel che riesco a vedere mi sembra che sia più veloce del fornellino ad alcool.

 

Insomma, come ho già avuto modo di dire questo fornelletto a legna è una bella scoperta.
Dopo alcune prove mi ha convinto e lo userò sicuramente nelle escursioni in cui prevedo di trovare legna sul percorso o nei punti di sosta. Penso sia molto interessante anche per campeggi in cui non si voglia portare con sè molta attrezzatura. Voi ci avete mai avuto a che fare?

2 commenti su “Il fornelletto a legna dei miei sogni”

  1. Sto valutando se acquistare un fornelletto a legna o una trangia, mi piacerebbe avere una soluzione che combini sia la possibilità di andare a legna o ad alcool a seconda di dove devo andare… Guardando la descrizione del prodotto, vedo che questo ha un “alcool dish”. Se vuol dire che questo fornelletto si può utilizzare ad alcool invece che prendermi tutto il set trangia punterei su questo + pentolino in alluminio. Ha senso secondo te?

    1. Sì, può avere un suo senso! Ti porti dietro la tua borraccia con alcol e poi usi il fornelletto alternativamente a legna o a combustibile. Non saprei dirti se le prestazioni siano completamente uguali rispetto alla trangia (molto probabilmente la trangia brucia meglio l’alcool), ma credo che a te interessi di più la versatilità…

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