Freni aero su bici vintage

Per la serie: “che cosa mai vi interesserà di questo argomento?”, ecco un articolo in cui parlo di freni aero e del perchè montarli su una bici vecchia, di come sceglierli e di cosa guardare con attenzione. Un argomento molto di nicchia, e alla fine uso questo articolo solo come una serie di appunti mentre mi appresto a restaurare una vecchia bicicletta che voglio rimettere in forma per usarla.

Quindi vi avviso: se non siete meccanici ciclisti interessati a ogni piccolo dettaglio (come invece, ahimè, sto diventando io!) passate oltre e aspettate il prossimo articolo!

Piccolissima storia delle leve freno da corsa

E del perchè sono meglio le leve aero, nonostante facciano perdere un po’ di fascino alla vostra bella bici

Non voglio proprio partire dagli albori della bicicletta, anche se possiamo dire che i freni esistono da quanto la bici non aveva nemmeno i pedali (pensate che i freni caliper sono stati inventati nel 1887!), ma dal momento in cui si passa dalle leve non-aero a quelle aero. La storia sarebbe altrimenti lunga: è il 1914 quando le leve freno con la forma che conosciamo oggi – sostanzialmente, ovvio che ci siano delle importanti differenze – compaiono sulle bici con manubri curvi.

Giusto per curiosità, ecco una bicicletta che nel 1914 partecipò al Tour de France

Io però mi focalizzo sul passaggio da non-aero ad aero per una questione estetica e di funzionalità.

Il passaggio da non-aero ad aero è graduale e avviene a cavallo degli anni ’80. Da quel che ho potuto capire le prime leve freno aero sono del 1981, molti produttori in quel periodo decidono di offrire questi pezzi in doppia modalità: si poteva sostanzialmente decidere una delle due a piacimento sullo stesso freno. Poi dal 1988 in poi le leve aero diventano pratica comune, e quelle non-aero sono relegate all’ambito del restauro conservativo.

In seguito verranno creati quelli che in inglese sono chiamati brifters, cioè freni che hanno associato al corpo leva anche il meccanismo per la cambiata: utilissimi in alcune situazioni e molto belli, ma qui stiamo parlando di roba meno complicata. Nella bici che ho da modificare, ad esempio, le leve del cambio sono sul tubo obliquo e sono sostanzialmente analogiche (piccola comodità), non indicizzate. Ci sono bici anche moderne pensate per il viaggio in cui le levette del cambio sono posizionate al termine della curva del manubrio.

Ok, ma cosa è e perchè aero?

Fatto questo piccolo riepilogo, veniamo al dunque, e cerchiamo di capire cosa caspita sono queste leve aero! Il discorso è presto fatto: le leve aero sono sostanzialmente quelle in cui i cavi del freno passano al di sotto della nastratura del manubrio invece che al di sopra, formando quegli archi così esteticamente appaganti per alcuni, e che per altri invece sottraggono linearità alla zona manubrio. Tanto per darvi un’idea, ecco una foto:

Immagine presa da qui.

Nella foto qui si vedono delle leve freno montate su una bici in acciaio di vecchio tipo. I cavi in acciaio passano sopra il manubrio, fanno una curva e poi scendono nella zona sterzo per raggiungere il freno anteriore e quello posteriore. Oltre al percorso fatto dai cavi nel primo tratto, però, cambia anche qualcos’altro: la leva di frenata.

Per aiutarvi a capire meglio la questione posto un’altra immagine presa da un buon sito, e in particolare da questa discussione:

Nell’immagine si vede a sinistra una leva freno tradizionale, dove il punto di perno è molto arretrato e il movimento che la leva deve compiere è sia verso il basso che verso le pieghe del manubrio. Per usare bene, con tutta la loro potenza, queste leve, bisogna impugnare il manubrio proprio dalla sua piega, cosa che per alcuni è meno comoda e che obbliga, in zone in cui è necessario stare particolarmente attenti perchè ci si potrebbe trovare di fronte a ostacoli improvvisi (tipo una strada trafficata o un centro cittadino), a rimanere più o meno rannicchiati sul manubrio e protesi in avanti: non molto comodo, insomma.
Nella parte destra dell’immagine invece ecco una leva di concezione contemporanea, con il perno che è in linea con il corpo della leva e di conseguenza il movimento che è più semplice, avanti e indietro per attivare il freno e modularne la potenza.

In linea di massima questo è il primo ottimo motivo per cui avrebbe senso preferire una leva freno aero rispetto a una leva non-aero: si frena meglio, e soprattutto si riesce a frenare anche con le mani in presa alta.

Oltre a questo, e a proposito di presa alta, queste leve freno aero pensate per bici vintage hanno un corpo più “cicciottello”: in pratica la parte che congiunge la leva vera e propria con il manubrio è più ampia di quelle dei freni classici. Normale, considerato che in passato si ragionava sul concetto che la presa delle mani sarebbe stata sul manubrio, e che questo si poteva rendere volendo più abbondante con il giusto nastro (cosa che comunque si è cominciato a fare tardi, prima il nastro manubrio era un semplice nastro telato).
E quindi, secondo aspetto positivo: con le leve aero si ha una presa più comoda.

Che leve aero per bici vintage?

Ora che vi ho convinto che vi servono assolutamente delle leve aero, fermiamoci un attimo. E ragioniamo sul dramma di chi si trova a toccare una bici antica o vecchia, e non vuole farle perdere il suo carattere. Il problema è che questo tipo di freno, e soprattutto il modo in cui si posizionano i cavi freno, cambia un po’ l’apparenza della bici, quindi se la vostra bici la usate soprattutto per fare dei piccoli brevi giri del vicinato, e per il resto la rimirate in tutta la sua gloria, forse dovreste ripensarci.

Se invece siete convinti, ecco i miei consigli e in generale la selezione da cui sto scegliendo, partendo dal concetto che queste leve freno hanno un’apparenza più o meno “vintage” (e so che sto abusando il termine) e soprattutto non hanno la leva cambio incorporata, perchè su biciclette vecchie semplicemente non serve.

Tektro RL340

Primo modello che ho scoperto sono questi freni di Tektro, ottimo marchio che fa sia cose economiche che roba di livello un po’ più alto e spesso in nicchie poco coperte dai grandi produttori, che vengono presentati in tre colorazioni diverse: coperture marroni con leve cromate, coperture nere con leve cromate oppure coperture nere con leve nere lucide.
Non sono male perchè le leve hanno una bella forma, la costruzione è buona e poi hanno anche un piccolo meccanismo che aiuta quando si deve togliere la ruota, in pratica smollando il freno.
Si trovano su Aliexpress (dopotutto Tektro è un’azienda taiwanese) in tutt’e tre le colorazioni a questo link ma anche su Amazon qui in versione nera/nera oppure qui in versione caffè/cromata.

Ah, c’è anche una versione chiamata RL341 che dovrebbe essere perfettamente uguale se non che ha le leve più corte, e dovrebbe essere adatta per mani più piccole.
Infine esiste una versione simile ma per freni a V (che in genere non si trovano sulle bici vintage!) chiamata RL520, con una corsa diversa. Occhio!

TRP RRL Retro

Un modello sempre di Tektro ma appartenente alla linea TRP (non chiedetemi che cosa significa) è questo RRL Retro, che riprende la moda di qualche anno fa di bucherellare tutto il bucherellabile, per rendere le bici più leggere! Vabbè, questa cosa ha avuto degli effetti discutibili per tanti denti di ciclisti “avventurosi”, ma comunque sulle leve freno non fa male ed ha un suo fascino estetico. Il prezzo è altino, purtroppo… Diciamo che se volete farvi un bel regalo possono avere senso, la sagomatura delle leve poi è molto bella e sembra proprio ergonomica, l’unica cosa che non mi piace è il dettaglio in plastica grigia. Mah.

Leve generiche varie

Ci sono poi tutta una serie di leve generiche che spuntano da una parte e dall’altra. Io ne ho trovate alcune su Amazon, tipo queste oppure queste che sono più belline. Le prenderei? Le prenderò? Non penso proprio, e non ve le consiglio: per una ventina di euro in più si riesce a trovare roba migliore e secondo me non vale la pena mettersi a perdere tempo e denaro con questi oggetti.

Cane Creek SCR 5

Altro modello che ho visto su Amazon (al momento in cui scrivo non disponibili, qualche giorno fa sì) è questo di Cane Creek. A quanto pare è un marchio conosciuto negli Stati Uniti, la finitura mi sembra molto buona sulle leve, ma onestamente dal punto di vista estetico sono piuttosto bruttine, almeno per una bicicletta vintage.
Ok le scritte sulla leva, ma che gli è venuto in mente di disegnare delle lucertole in rilievo sulla parte in gomma? Boh.

Diciamo che possono andare bene se volete fare una single speed stilosa, secondo me, magari a tema dinosauri come una vecchia Cinelli che ho visto qualche tempo fa?

Shimano BL R400

Volete andare sul sicuro? Beccatevi queste Shimano BL R400. Dicono tutti che sono affidabili, buone, con costruzione ben fatta.
Però non mi sembrano molto particolari, hanno un’apparenza piuttosto blanda e secondo me su una bici vintage non vanno tanto bene: già state snaturando il passaggio cavi, non fate questo alla vostra bici! Ok, se avete già tutto Shimano possono avere un senso, altrimenti mah.
Il bonus è che si trovano in tanti posti e che costano relativamente poco.
Le potete comprare su Amazon qui, oppure su quest’altro sito, magari le potete anche ordinare in negozio.

Origin8 Rd Clasiq

Ultima coppia (per ora, magari mi aiutate a trovarne altre) di leve è questa americana. Molto belle all’apparenza, ne ho letto bene e sono veramente belline, un po’ massicce ma con un aspetto piacevole che dovrebbe allinearsi bene con quello di una bici vintage. Controllate qui sull’Amazon italiano per vedere se sono disponibili, o sennò lanciatevi e fatevele spedire dall’America da questo link se le volete in versione nera e cromata, oppure qui se le volete con gommini marroni.
Caspita, io le prenderei anche volentieri, mi fa strano farmi spedire due leve dall’America e poi… metti che non vanno bene? Mah, penso che sceglierò le prime di questa lista, alla fine.


A meno che… A meno che non mi aiutate a trovare qualche altro modello più bello! Non si sa mai, ci ho perso un po’ di tempo ma potrebbe essere che scandagliando meglio la rete si trovi altro. Beh, ditemi la vostra e fatemi sapere se questo articolo vi è stato utile, se state anche voi restaurando una bici antica, se vi piace questo genere di argomenti.

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