Quando si cucina in giro per i monti o nei trekking bisogna fare una serie di scelte, e una di quelle più importanti riguarda la gavetta che, per me, deve avere una serie di caratteristiche semplici. Vi dico perché la Tatonka kettle potrebbe andare bene.
Ma prima di cominciare, un’avvertenza: questa è una gavetta da trekking semplice (la trovate ad esempio qui), che non punta a fornirvi molti accessori e cose varie. Anzi, dovrete accessoriarla voi se necessario. E per me è un bene!
Una gavetta in acciaio
Cominciamo parlando dei materiali: le gavette da trekking ci sono in vari materiali e bisogna scegliere quello che fa al caso vostro in base a quello che volete ottenere.
Secondo me le scelte si riducono a due: acciaio o titanio, e vi dico anche perché forse non è bene scegliere gavette in alluminio (anche se finora ho usato quelle).
Cominciamo con le gavette in titanio. Il titanio è un materiale molto leggero, resistente e costoso. Tanto per farvi un esempio, questo modello che trovate su Amazon pesa circa 170 grammi – pochissimo! – e permette di cucinare per una persona con abbastanza agio. Anche se non è certo il massimo della vita, non potete farci dei pasti enormi…
Il titanio è pensato per chi fa trekking ultralight, per chi vuole ridurre al minimo i pesi e ha questo come priorità nella scelta dell’attrezzatura.
Si tratta di un materiale abbastanza stabile dal punto di vista chimico, in genere viene lavorato bene e quindi non crea pericoli alla salute.
Però le gavette in titanio sono costose, e se badate anche a questo quando fate le vostre scelte dovete saperlo prima di mettervi in modalità shopping.
Le gavette in acciaio invece sono pesantine, sono belle resistenti, molto stabili chimicamente e indistruttibili. Anche facendo fare dei bei voli o dandogli delle belle botte sarà difficile che riusciate a distruggerne una.
Sempre a livello di esempio, il modello di cui vi parlo io (attenzione, io mi riferisco a queste dimensioni specifiche) pesa circa 300 grammi in più di quella in titanio di cui sopra, ma è anche più capiente e costa molto meno.
Parliamo poi di alluminio: ottimo materiale, no? Leggero, economico, conduce bene il calore… Sì, è meno resistente e tutti avranno nella loro storia di escursionisti una bella gavetta in alluminio ammaccata. Ma basterebbe starci attenti.
Il problema, da quel che leggo in giro, è che l’alluminio è un metallo meno stabile di altri, e quindi potrebbe non essere il massimo dal punto di vista della salute. Cosa significa? Che se ci lasciate per un po’ dentro del cibo, magari acido come può essere una zuppa fatta con un po’ di conservanti, oppure un semplice sugo di pomodoro, rilascia varie sostanze che fanno male.
Se magari non è il vostro caso (non è che usiamo tutti queste gavette come contenitori da portarci dietro già pieni) può essere però che ci mettiamo a mescolare il contenuto del pentolino con una forchetta, e allora sfregando e graffiando ecco che i materiali dannosi escono fuori…
Per cui scartato l’alluminio.
Il problema conducibilità
Prima di arrivare a parlare di questa benedetta gavetta, voglio fare una precisazione sulla conducibilità termica. Potete saperne di più guardando questo link di Wikipedia, ma vi posso dire che la conducibilità termica è un numero che indica quanto velocemente il calore si propaga in un materiale. Più alto è il numero, più alta è la conducibilità.
In una gavetta questo ha la sua importanza, perché significa che il materiale si scalda più uniformemente e quindi si potrebbero avere meno problemi di cibo attaccato e così via (anche se è sempre bene cucinare con del sano vecchio grasso, che sia burro o olio).
Ecco, da questo punto di vista l’alluminio vince! Se guardate il link sopra, vi renderete conto che ha un valore molto più alto di quello dell’acciaio.
Motivo sufficiente per preferirlo all’acciaio? Secondo me no.
Un gavetta semplicissima: Tatonka Kettle
Eccola qui nella foto, la gavetta che vi consiglio. Io l’ho presa in questa versione che è la più adatta alle mie esigenze, ma se andate sul link la potrete trovare anche in varie altre misure per un numero di persone diverso, o per una fame smisurata.
Come potete vedere non si tratta di niente di trascendentale: è un pentolino con un coperchio, che si sdoppia anche in padella. Tanto per darvi un’idea, ci si riesce a cucinare tranquillamente una bella pasta all’italiana (acqua a bollore e poi si butta con del sale) per una persona, anche se sinceramente la montagna non è l’ambiente più giusto per farlo, secondo me, ma anche una zuppa sostanziosa per due, oppure un sacco di cibo di quello liofilizzato da far rinvenire per due-tre persone.
La padella va bene per cucinarci un paio di uova all’occhio di bue, qualche salsiccia o una bistecca non troppo grande.
I vantaggi di questa gavetta secondo me sono vari.
Primo, la semplicità: purtroppo ultimamente sembra che tra i prodotti di medio-basso livello ci sia la moda di fornire dei kit supercompleti che poi però alla prova dei fatti si dimostrano un po’ eccessivi.
Tanto per dare un’idea, Decathlon ha reso molto più complicato il suo kit di doppia gavetta (lo trovate qui, casomai foste interessati) e io che mi trovavo bene con la vecchia gavetta da due persone Decathlon adesso sarei un po’ dubbioso se consigliare questo nuovo modello. Intendiamoci: se avete bisogno di tutte quelle cose lì, prendetelo perché è molto comodo. Avete un sacco di roba messa tutta per bene in un unico posto.
Se invece preferite crearvi un po’ da soli il vostro kit… guardate altrove.
Secondo, la resistenza. Questa gavetta è proprio bella resistente e vi assicuro che durerà un sacco di tempo anche se la trattate male.
Terzo, il pensiero che ci sta dietro. Considerato che costa abbastanza poco non mi sarei aspettato una cura del genere nella realizzazione. Mi piace molto il manico della padella, che si toglie e si mette facilmente. Mi piace molto il manico in metallo resistente, che vi permette di posizionare la pentola sopra il fuoco in vera modalità bushcraft.
Mi piace che questa Tatonka sia ben fatta, in generale.
D’altronde, se fosse fatta male, non trovereste sue foto in rete in cui è messa così, in cui si vede che è proprio parecchio usata. La mia ancora non arriva a quei livelli, ma ci si sta avvicinando!