Ci sono dei luoghi del mondo in cui avere un PLB può fare la differenza tra la vita e la morte, e non sempre sono lontanissimi da noi. Facciamo chiarezza su questo apparecchio.
Se ci troviamo in un posto molto isolato e abbiamo qualsiasi genere di problema (una gamba rotta, una rottura di attrezzatura o altro di più grave) può essere che nessuno passi per giorni a trovarci, e che rischiamo di dover fare affidamento solo sulle nostre forze per uscire fuori da una situazione molto pericolosa.
In casi come questo il PLB (Personal Locator Beacon, in italiano apparecchio di localizzazione personale) è molto importante. In passato costavano un sacco di soldi, ma oggi i PLB hanno dei prezzi accessibili, e in certe situazioni è davvero sciocco non procurarsene uno.
Nella stragrande maggioranza delle situazioni un PLB non lo useremo mai, ma ci potrebbero essere casi in cui averlo fa la differenza. Per fare un’analogia, è come con il salvagente in barca: non serve, ma quella volta che serve è meglio averlo con sè.
Differenze tra PLB e Epirb
A proposito di barche e navigazione, se avete sentito parlare di qualche naufragio probabilmente avrete sentito anche il termine Epirb. Questi ultimi sono praticamente la stessa cosa di un PLB, solo che invece che essere registrati per una persona (poi vi dico meglio della registrazione di un PLB) lo sono per una barca. In più molti degli Epirb più moderni hanno rispetto al PLB una funzione che permette di attivarsi da soli quando la barca sta andando a fondo, ma di base il meccanismo è lo stesso: entrambi questi apparecchi rilevano la propria posizione e la comunicano a satelliti vari.
Grazie alla sua semplicità, invece, un PLB è più piccolo di un Epirb, e può avere dimensioni paragonabili a quelle di un normale telefonino: in questo modo trasportandolo con noi non ne sentiamo troppo il peso né l’ingombro.
E soprattutto un PLB lo possiamo portare sempre con noi, chiaramente.
Uso e funzionamento del PLB
Un PLB come quello che vedete qui a fianco (il modello è questo) funziona in modo abbastanza semplice: una volta che lo attivate usando un meccanismo molto immediato comincia a trasmettere un codice univoco con una frequenza di 406 MHz. Si tratta di una frequenza internazionale che è riconosciuta in tutto il mondo e che viene usata per comunicazioni di questo tipo. Molti PLB trasmettono anche su altre frequenze più corte, in particolare la 121.5, e queste dovrebbero poter essere usate da mezzi di soccorso vari che si muovono velocemente verso il luogo da cui parte la segnalazione.
Il codice univoco permette di riconoscere chi sta comunicando, perchè la prima cosa da fare quando si riceve un PLB è registrarlo a nostro nome: in pratica si manda una comunicazione scritta a un ente dicendo “ehi ragazzi, io ho questo PLB quindi se vedete che è attivo… sono io”.
Nel caso dell’Italia il centro a cui dobbiamo fare riferimento è quello di Bari (in questa pagina trovate tutti i riferimenti).
Il segnale a 406MHz viene ricevuto da una serie di satelliti che formano un gruppo chiamato COSPAS-SARSAT (la sigla è lunghissima e indica il nome che si dà in russo e in inglese a questi apparecchi), di proprietà russa, canadese, francese e americana. Detto questo, non è che i satelliti individuano solo i proprio cittadini, e tantomeno la registrazione in Italia significa che dobbiamo usare il PLB solo in Italia: semplicemente i vari centri raccolgono le informazioni sulla nostra identità e le trasmettono alle unità di emergenza che operano nel territorio in cui ci troviamo in difficoltà.
La registrazione dell’apparecchio, oltre ad essere un requisito di legge, è importante perché aiuta molto nella organizzazione dei soccorsi: se chi ci viene a cercare sa chi siamo, può contattare delle persone vicine a noi che possono informarli con più puntualità ad esempio sui nostri piani di itinerario, permettendo di restringere il campo delle ricerche: il solo segnale sulla frequenza 406 infatti permette di individuare l’apparecchio con un margine di errore di 5Km (molti meno se è abilitato GPS, ma ne parliamo oltre).
Il miglior PLB che ho trovato
Prima di scrivere questa mini guida sui PLB mi sono fatto un po’ di giri tra recensioni e siti vari dedicati, e mi sono fatto un’idea più chiara sul migliore PLB per esigenze normali.
In commercio non ne esistono tantissimi modelli, ma ci sono delle cose simili ai PLB veri e propri che forse potreste tenere in considerazione se avete bisogno di qualcosa di più.
Sto parlando in particolare del Garmin InReach Mini (cioè questo apparecchio) che vedete anche nella foto qui a fianco e che è in realtà un buonissimo apparecchio perché è ben fatto, dicono funzioni bene e poi Garmin è una garanzia in generale, penso.
Il problema è che per usare questa specie di PLB dovete sottoscrivere un abbonamento: la rete di satelliti usata per comunicare la vostra posizione è diversa da quella dei normali PLB, si chiama Iridium e costa un bel po’: parliamo di 200€ all’anno per un piano di abbonamento normale, oppure se volete fare un abbonamento mensile dovete pagare 20€ più un costo di attivazione. Il bello di questo sistema è che non solo funziona come un PLB (ovvero schiacciate un tasto e lui manda informazioni ai soccorsi) ma è in grado di lanciare un segnale abbastanza preciso anche a distanza di cinque minuti l’uno dall’altro. In questo modo chi vi cerca può trovarvi anche se malauguratamente non avete avuto la possibilità di attivarlo.
Detto questo, il miglior PLB per vari motivi secondo me è questo (il link è ad Amazon da cui lo voglio prendere io, perché ha il prezzo migliore al momento).
Si tratta di un PLB che ha alcune caratteristiche importanti:
- ha sia la normale funzione di trasmissione del segnale a 406MHz, ma in più è GPS compatibile: questo significa che il raggio di individuazione si riduce a 150m. Ed è una cosa che fa tutta la differenza del mondo
- ha un prezzo abbastanza ragionevole, considerato quello a cui serve, ma soprattutto non bisogna sottoscrivere nessun abbonamento annuale: l’unica spesa in più che bisogna sostenere è quella relativa al cambio della batteria, che va fatta ogni 5 anni in un centro specializzato e costa circa 90-100€
- da quel che mi hanno detto, se siete costretti a usarlo l’azienda che lo vende ve ne dà uno nuovo
- ha una funzione di test, così potete verificare se va senza allertare la protezione civile…
- è un apparecchio basato su una tecnologia molto collaudata, che è usata in tutto il mondo per soccorsi a navi e aerei. Non stiamo parlando di un servizio proprietario che da un momento all’altro potrebbe sparire
- galleggia, e casomai si può usare anche in barca
Bene, direi che possiamo finire. Ma prima di concludere vi dico che secondo me questo è un apparecchio da avere se fate cose più complicate della semplice passeggiata in zona coperta, su un sentiero ben frequentato. Ti salva la vita.
E due raccomandazioni: la prima è di usare il PLB solo se necessario. E in più, come sempre dico, sappiate che i servizi di soccorso sono fatti da persone come noi, che rischiano la vita per salvare la nostra. La prima regola di sicurezza è quella di non mettersi nei guai inutilmente, perché le montagne sono sempre lì e possiamo tornare un’altra volta.
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