Recensione High Peak MiniLite: è possibile una tenda ultralight a 30€?

Ditelo che quelle tende ultraeconomiche che si trovano in giro non vi hanno mai incuriosito. A me incuriosiva molto la High Peak MiniLite, e ho deciso di procurarmela per farci una recensione.

È una tenda che evidentemente non può competere con tende molto più costose (altrimenti ci sarebbe qualcosa che non va in queste ultime) ma il prezzo è assurdamente basso e in linea di massima sembra una buona scelta per alcuni usi specifici, senza troppa paura di trattarla male. Le mie impressioni sono giuste? Provo a raccontarvelo in questa recensione della High Peak MiniLite.

High Peak MiniLite: dati tecnici

Partiamo liberandoci subito delle misure e delle questioni tecniche. Decisamente importante, perché mi pare che le informazioni che si trovano in giro non siano proprio corrispondenti alla realtà, sotto alcuni aspetti.

Misure da aperta: la tenda ha una pianta a trapezio, i lati corti sono di circa 120cm e 100cm. La lunghezza è di circa 195cm, non troppo ma considerato che le pareti non piegano verso il centro non è un problema. Nei siti di vendita si parla della possibilità di dormirci in due, ma direi che è proprio il caso di evitare, ci si sta da soli, mettendo un materassino e avendo dello spazio per tenere qualcosa all’interno . Anche perché essendo una sorta di canadese sui lati lunghi invece le pareti sono inclinate eccome.

Misure da chiusa e pesi: la cosa più interessante di questa tenda sono gli ingombri e il peso. È una tenda che da chiusa risulta piuttosto compatta, con i suoi 37cm per 12 di larghezza, e il peso è molto basso. Nell’ordine ecco i vari componenti:
– paleria: due paletti dal peso di soli 202 grammi
– ferramenta: picchetti, corda e supporti pesano in totale 137 grammi
– telo: il singolo telo pesa 568 grammi
Lasciando quindi a casa i vari contenitori per i componenti si arriva a un peso totale di 907 grammi (circa) che è estremamente basso e interessante.

Materiali: stiamo parlando di materiali basici per questa tenda. Sia la parte superiore che quella inferiore sono in poliestere 190T con impermeabilità garantita a 1500mm, e sono materiali piutosto leggeri ma di qualità scarsa, direi che se usate un materassino gonfiabile vi conviene portare qualcosa da mettere sotto, per evitare punture. O almeno state attenti al posizionamento della tenda.
La paleria è veramente scarsina: una fibra di vetro di quelle di una volta, bella larga ma in fin dei conti non troppo pesante. I picchetti infine sono in acciaio, e forse sono la prima cosa da sostituire qui.

Ecco qui sotto qualche foto con i pesi.

Insomma continua ad essere impressionante perché leggera, compatta, economica… Ma all’atto pratico?

Usabilità della HighPeak Mini Lite

Ho potuto montare la tenda solo nel bosco dietro casa mia, e tristemente testarla… nel giardino di casa. È un test per niente completo, quindi prendete queste mie parole come un semplice esercizio mentale da cui partire.

Che cosa si scopre maneggiando la Mini Lite?

Prima di tutto che è una tenda estremamente semplice: il montaggio è davvero rapido, così come ci si aspetterebbe da una canadese di questo tipo.
Si tendono i quattro vertici della pianta (poi magari aggiusterete i picchetti per tenderli bene), si piazza il paletto posteriore più basso, con l’aiuto del supporto bianco che vedete nella foto sopra, poi si piazza e si alza il paletto anteriore più lungo, e quasi ci siamo. L’ultima cosa da fare è tendere i cordini di tiraggio anteriore e posteriore, e la tenda è pronta. Tempo impiegato forse un paio di minuti, considerato che è a un singolo telo e che non c’è molto altro da fare.

La HighPeak Mini Lite presa dal davanti, dove si trova l’ingresso

Ancora tutto bene, ma da qui in poi comincia a sorgere qualche problema.

Quando infatti si cerca di entrare nella tenda ci si rende conto che le cose non vanno proprio così bene: il palo piazzato proprio nel mezzo dell’ingresso frontale, divide in due il triangolo di accesso, ed è quasi impossibile non urtarlo a meno che siate estremamente bassi o dei contorsionisti fantastici. Beh, a dire il vero si può entrare strisciando, ma non è poi così comodo.

Il secondo problema è che il pavimento della tenda è bello sottile: è fatto dello stesso materiale del tetto, e questo secondo me non va bene. Ok, è una tenda da 30€ ma magari sopra ci mettete un materassino gonfiabile che costa di più e che se bucato vi lascia a terra nel mezzo della notte…

Terzo problema, di quelli da mettere però in conto, è la condensa. Come detto abbiamo di fronte una tenda monotelo, con una sola apertura a zanzariera sul davanti e nessun foro di aerazione. La specie di becco che trovate sul vertice anteriore fa da protezione ma riduce anche le possibilità di circolazione dell’aria casomai volessimo tenere leggermente aperta la zanzariera.

Quarto problema, e sicuramente il più importante, è il fatto che non mi pare proprio che questa tenda tenga bene l’acqua. Da specifiche il tessuto che la compone dovrebbe avere una colonna d’acqua di 1500mm ma non ne sono così sicuro, anzi non ne sono sicuro per niente. Diciamo che da quello che ho potuto provare io una pioggia non intensa e persistente, con la tenda ben tesa e montata per bene, non è un grosso problema. Se però vi trovate sotto un acquazzone e siete dentro a questa tenda, vi conviene cercare un posto riparato. Per darvi un’opinione più precisa, in ogni caso, devo trovare il coraggio di metterla alla prova con più costanza, e magari farò una simulazione nei prossimi giorni.

È possibile salvare la High Peak Mini Lite?

Detto tutto quello che vi ho detto sopra, io credo di sì.

Ovviamente questa non è una tenda da divertimento, una di quelle in cui si sta belli comodi, ci si rilassa dopo una passeggiata… È una tenda per gente un po’ matta che magari si fa un sacco di strada in bici o a piedi e vuole un bagaglio molto leggero. Supposto questo, io direi che si possono apportare delle modifiche per renderla molto più interessante. Ecco quali:

  • la prima modifica che apporterei riguarda l’ingresso. L’idea è quella di usare non un bastone dritto ma due bastoni da trekking, se li usate già, per formare una sorta di A. Le due punte dovrebbero essere protette in qualche modo per evitare di forare il telo, oppure si potrebbero posizionare i puntali a terra, legando con un nastro i manici per unirli e tenerli fermi. L’incavo sul vertice sarebbe utile allo scopo. In questo modo si guadagnerebbero pure circa 200 grammi di peso
  • seconda modifica: l’impermeabilizzazione. Qui devo informarmi bene su cosa potrebbe essere meglio, ma penso di cominciare con del silicone sulle cuciture e poi eventualmente del liquido come quello di NixWax. Attenzione se volete usarlo per impermeabilizzare la tenda o altro materiale, seguite bene le istruzioni e non fate come quelli che hanno lasciato una stellina! Bisogna spalmarlo sopra per bene per fare in modo che vada a infilarsi tra le fibre (in ogni caso, se prendete un altro di questi prodotti, leggete bene le istruzioni).
    Il contro di questa scelta è che aggiungerete un po’ di peso alla vostra tenda, credo circa 100 grammi, e che spenderete una decina di euro per procurarvi il materiale necessario all’operazione.
  • terza modifica, bisogna pensare al sotto, e qui la cosa migliore da fare è procurarsi un sottotenda in materiale leggero, ad esempio il materiale chiamato polycryo, se volete rimanere all’interno del solco dell’ultralight. Se non lo trovate va bene anche questo, che è praticamente la stessa cosa. Tagliatelo a misura facendo in modo che non esca mai dalla sagoma della tenda, altrimenti rischiate di portarvi l’acqua dentro da soli, e non è una cosa molto intelligente.
  • quarta e ultima modifica, che non è proprio una modifica ma un utilizzo specifico: tenete aperto il telo anteriore e rimanete con la sola zanzariera a proteggervi. Vi ci vorrà un sacco a pelo di buon livello, ma la condensa sarà meno problematica.

Questa recensione non può definirsi conclusa: devo provare questa tenda sul serio, in condizioni reali, e per più notti. Voglio fare anche dei test contro l’acqua più seri, lasciando la tenda sotto un getto più o meno prolungato per capire fino a che punto regge.

Nel frattempo però mi piacerebbe sapere che ne pensate, e se magari avete avuto modo di provare la HighPeak Mini Lite o se vi passa per la testa l’idea di comprarla (questo è il link).

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