In difesa del Forclaz 500 15°C

Il sacco a pelo Forclaz Trek 500 da 15°C di Decathlon è un oggetto umile e che uno non considererebbe mai: forse ho fatto lo stesso errore, ma in questi giorni ho avuto modo di rimediare. Questa che vi lascio non è una recensione, ma una serie di impressioni sulle due notti in cui ho avuto modo di usarlo.

L’occasione di provare questo sacco leggero due stagioni è stata completamente fortuita: ho dovuto prestare la mia dotazione di sacchi a pelo e mi sono sacrificato con questo sacco Decathlon, ipotizzando un paio di contromisure (che poi non sono servite).

E siccome in giro non ci sono praticamente recensioni del Forclaz Trek 500 15°C ho pensato di buttare giù qualche parola e due immagini, così se siete indecisi invece vi decidete un po’ meglio.

Forclaz 500 15°C: condizioni della prova

Facciamo una cosa quasi scientifica (scherzo!), e vi dico bene come è andata.
Cominciamo prima di tutto con le condizioni di utilizzo: notti umide, con terreno però non molto bagnato, sotto di me solo un materassino con R intorno al 2 (leggere qui per sapere cos’è il valore R) e ancora sotto il pavimento della tenda, senza sottotelo. La tenda usata è una normale tre stagioni con metà della camera interna in zanzariera leggera. La stazione meteorologica più vicina indicava minime notturne sui 9°C.

Il soggetto – che poi sarei io – indossava una maglia sottile a maniche lunghe e una calzamaglia. Niente calze che mi danno fastidio, niente cappellino perchè non volevo sudare dalla testa. Nah, in realtà ho voluto provare a vedere come stavo, mettendo un po’ in difficoltà il sacco!

Per il resto ho chiuso bene il colletto e il cappuccio, anche se quest’ultimo è stato un po’ un impedimento perchè io sono uno di quelli che durante la notte si muovono: dormo in genere su un fianco, ma poi alla mattina mi ritrovo a pancia in giù o sull’altro fianco.

Risultati e minirecensione

Il risultato, come potrete immaginare sennò non ve ne avrei parlato, è che ho dormito discretamente bene. Diciamo che la temperatura di comfort limite indicata da Decathlon sul suo sito è veritiera: sotto i 10°C questo sacco a pelo è al limite del sentire freddo, io mi sono arrischiato a dormirci perchè ero tranquillo avendo a disposizione un piumino leggero e delle calze pesanti nel caso avessi avuto freddo, ma dopotutto non mi sono serviti.

Parlare di questo sacco a pelo è cosa rapida: non ha caratteristiche tecniche stratosferiche (dato anche il prezzo!) ma ha tutto quel che serve a un sacco due stagioni. Due cerniere che arrivano fin quasi ai piedi – anche se a me ne basterebbe una, dato che le cerniere sono spesso i punti deboli di ogni sacco – un colletto leggermente trapuntato, la possibilità di chiudere bene colletto e cappuccio grazie a due semplici elastici con fermo posizionati sul lato destro, e pure una protezione per evitare che la cerniera, quando chiusa, sfreghi contro il collo.
Sempre parlando di cerniere, la zip è doppia su ogni lato; si può infatti decidere di aprire la parte bassa tenendo chiusa quella alta, per far spuntare i piedi. Utile se fa molto caldo ma volete dormire coperti.

Gli elastici per la chiusura del cappuccio e del colletto
La parte terminale del sacco a pelo Forclaz Trek 500, con il box per i piedi e il dettaglio della cerniera inferiore per lasciare i piedi liberi
La cerniera del sacco a pelo viene nascosta dentro a quel cappuccetto (rosso!). Le temperature di comfort e comfort limite sono indicate all’interno del sacco

Le misure del Forclaz 500 15°C quando è chiuso nella sua sacca di compressione (ricordo che i sacchi a pelo vanno tenuti sempre aperti e liberi il più possibile, quando li riponete nell’armadio) sono davvero minime: 14x19cm circa. La sacca stessa è ben fatta, senza fronzoli ma con le sue cinghiette e fibbie, anche se a me non serve e l’ho lasciata a casa perchè preferisco mettere qualsiasi sacco usi alla rinfusa dentro lo zaino o la borsa, per far sì che venga compattato dal resto dell’equipaggiamento. Anche il peso è interessante, parlando di un sacco con una temperatura di comfort del genere: sulla mia bilancia di casa, compreso di sacca di compressione, il totale è di 716 grammi. E la sacca da sola pesa circa 70 grammi. Ehi, non stiamo parlando di un sacco a pelo ultralight (ma soprattutto… costa 40€)!

Il sacco a pelo nella sua sacca, e a destra completamente compresso. La borraccia è la stessa,
da un litro, messa lì come riferimento

Difetti? Non so, forse c’è una cerniera di troppo, ma è cosa di poca importanza. Forse un’imbottitura un po’ più presente nella parte inferiore avrebbe fatto comodo, ma è davvero poco importante perchè l’imbottitura schiacciata isolerebbe comunque pochissimo.

Per aumentare le capacità termiche del sacco

Come detto, suggerirei di usare questo sacco a temperature intorno ai 10°C minimo, in condizioni normali: con poco o niente addosso e con un materassino con potere isolante adatto alle condizioni.

Ma ci sono evidentemente dei modi per rendere questa sacca un po’ più universale*.

Il primo è dormire un po’ più vestiti: sinceramente la credenza popolare che nel sacco a pelo si debba dormire quasi nudi mi sembra un po’ una sciocchezza, e con i giusti vestiti si dorme più caldi. Pensateci un attimo: se vi mettete il pigiama di flanella avete più freddo a letto? Se uscite di casa solo con una maglietta sotto il cappotto, invece di un bel maglione pesante, avete più caldo? E allora perchè dovrebbe essere diverso in un sacco a pelo, posto che non andiate a comprimere l’imbottitura perchè il vestito che indossate è incredibilmente ingombrante? MAH.
Comunque, il primo modo è mettersi qualcosa di caldo, del materiale tecnico, della buona lana merino, al limite un piumino leggero… Ovviamente facendo attenzione a non sporcare il sacco.

Secondo modo: un bel liner. Una cosa tipo questo di Sea To Summit, di cui tra l’altro credo di avere già parlato e che abbassa la temperatura di comfort di qualche grado (non i 15°C di cui si parla, secondo me 7-8°C è più realistico). Soluzione interessante, ma che ha qualche limite rispetto alla prima perchè i vestiti hanno doppio uso e potenzialmente potrebbero pesare di meno.

Perchè vi prospetto queste soluzioni? Perchè se siete un minimo pronti a dormire leggermente meno comodi, avere un sacco da poco più di 600 grammi utilizzabile a 5°C (se non siete freddolosi) e che costa così poco è una gran bella cosa.

*intendiamoci bene: sono modi da impiegare in emergenza o in condizioni particolari, non pensate di usare normalmente questo sacco a pelo a 0°C!!! Rischiate di farvi male.

A chi consiglio il Forclaz Trek500 15°C

E ora veniamo al consiglio finale. Chi può usare questo sacco a pelo? Beh, diciamo che le tipologie di persone a cui lo consiglio sono due, profondamente diverse.

I primi sono coloro per i quali questo sacco a pelo è pensato: chi va in campeggio in estate a basse altitudini. E direi che siamo nella norma.

E poi lo consiglio a chi vuole fare magari bikepacking spendendo poco (e ha poco spazio nelle borse), si muove su percorsi bassi, o quantomeno con la possibilità di scendere di quota fino ai 5-600 metri per piazzare la tenda, sia in estate, ovviamente, che in primavera e nel primo autunno. Con i giusti accorgimenti credo possa essere un buon sacco, naturalmente se usato con consapevolezza e sapendo a cosa si va incontro. L’informazione prima di tutto.

Non penso di avervi raccontato chissà che verità, ma magari a qualcuno queste poche informazioni sono utili. Se sì, se siete d’accordo con quel che dico o anche no, se avete esperienza con questo sacco a pelo… fatemelo sapere nei commenti!

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