Ci sono certi oggetti che uno si dimentica di comprare, oppure non considera nemmeno: tanto a cosa serviranno mai? Beh, provate a dirlo al paio di ghette che avete lasciato in negozio, di fianco a quei bellissimi scarponi in Gore-Tex, ora che state attraversando una piana innevata…
Sì, perché le ghette sembrano degli oggetti veramente inutili, ma non è così: per certi usi sono una comodità che fa la differenza tra il farsi rovinare la giornata di escursione (e magari anche i giorni successivi) e l’andarsene in giro belli comodi e pronti a mettere i piedi sotto il tavolo di un rifugio.
A cosa servono le ghette
Le ghette servono sostanzialmente a dare una ulteriore protezione al piede, per fare in modo che questo non si bagni nella maggior parte delle condizioni.
State camminando con le ciaspole in mezzo alla neve? Le ghette vi eviteranno dei ghiaccioli infilati tra la linguetta dello scarpone e le calze.
State passeggiando in un bosco in cui ha appena piovuto? Ghette, e vedrete che non vi bagnerete nemmeno un po’.
Dovete per forza attraversare un torrentello più alto dello strato impermeabile del vostro scarpone (che è parecchio basso, ma ve ne accorgerete troppo tardi)? Non ci crederete ma le ghette giuste vi riparano anche da un bagno in un torrente di montagna.
Insomma, secondo me un accessorio che in fin dei conti costa molto poco raramente fa così tanto come le ghette.
Bisogna però sceglierle nel modo giusto: io purtroppo sono passato da due-tre modelli che non facevano proprio al caso mio, per cui ho dovuto sostituirli, provarne altri di nuovi e perdere un sacco di tempo (e bagnarmi piedi e pantaloni nel frattempo).
Come scegliere le ghette
E allora ecco qua il vostro trapper di fiducia pronto a darvi i suoi consigli per la scelta delle ghette migliori per il trekking. Vi dico come la penso un po’ in ordine sparso, e poi vi dò un paio di consigli su ghette che conosco personalmente e che uso con soddisfazione.
L’altezza
Qua secondo me c’è poco da fare: le ghette devono arrivare al polpaccio e coprire bene il soprascarpa. Ghette più basse non servono a molto, considerato che in genere le si usa solo in inverno e che avere uno strato in più che scalda non dà per niente fastidio, anzi.
Non capisco davvero che senso abbiano delle ghette che arrivano solo alla caviglia…
Il materiale
C’è chi dice Gore-Tex, chi pelle (no, dai!), chi non ci fa troppo caso. Beh, direi che quelle in pelle sono da evitare: non le ho mai usate ma credo sia difficile trovare delle buone ghette in pelle che non costino un occhio della testa, e quindi preferisco non rischiare.
I materiali impermeabili sono importanti, e vanno bene tutti. L’unico limite è che magari potrebbero farvi sudare un pochino il polpaccio, ma proprio poco, e se avete di questi problemi forse conviene prendere delle ghette più costose ma in materiali traspiranti.
Il problema è che le ghette prima o poi si rovinano, quindi secondo me stare a spenderci troppo non ne vale molto la pena: il mio limite è questo qua (che tra l’altro sono pure le ghette che ho io).
Il laccetto
Anche qui c’è una bella discussione: secondo i puristi la ghetta vera è quella militare, con il cavetto in acciaio che non si rompe mai. Ma siccome secondo me ha senso spendere, ma fino a un certo punto, io preferisco il cavetto in tessuto gommato o simili. In più il cavetto in acciaio è difficile da riparare.
Le mie ghette
Detto questo, come da titolo del post, vi presento le mie ghette, che sono delle semplicissime Salewa e con cui mi trovo molto bene da un paio d’anni. Tanto per darvi un’idea le ho usate durante passeggiate settimanali praticamente ogni due settimane nei due inverni passati, in più hanno subito un bel trattamento intensivo quando me ne sono andato nel Parco d’Abruzzo e sul Gran Sasso, e varie volte sono state immerse nella neve questo inizio di primavera (dalle mie parti stranamente ci sono state belle nevicate). Insomma: uso intenso e non hanno dato segni di cedimento.
Il modello è lo stesso identico che trovate su Amazon, anche perché io le ho comprate da lì, e secondo me è un ottimo compromesso tra qualità e prezzo.
C’è la sicurezza di un marchio famoso, che sicuramente fa le cose nella maniera giusta, e un paio di accorgimenti che mi sono piaciuti appena le ho viste in foto.
Prima di tutto il triplo elastico: come vedete hanno un elastico nella parte superiore, per evitare l’ingresso di acqua o neve dall’alto, e uno in basso. Ma c’è anche un elastico centrale, circa a metà polpaccio, che aiuta parecchio a tenere le ghette in posizione e rende molto più comodo l’uso.
L’altra cosa utile è la cerniera frontale per l’apertura: ce l’hanno molte altre ghette, ma questa è ben fatta e non si blocca a metà. E infine il gancetto frontale per tendere la ghetta sul davanti, che impedisce l’ingresso di “roba bagnata” dal davanti.
La fibbia sotto è comoda e facile da usare, e finora ha resistito molto bene.
Il prezzo è quello giusto e quindi secondo me non ha molto senso impazzire con mille ghette cinesi da provare e buttare… Almeno una volta mi sono concesso un piccolo lusso, pure io ho del materiale Salewa! 😀
E ormai le uso pure in città!
Ditemi che ne pensate, se avete anche voi delle buone ghette da consigliare agli altri lettori del sito, se non le usate, se vi suda tantissimo il polpaccio… E alla prossima, nei boschi!