Dalle mie parti in questo periodo sulle montagne alte c’è stata parecchia neve, e in più dato il momento dell’anno pure caldo. Il risultato è che la neve si muove parecchio, e sinceramente preferisco evitare qualsiasi rischio. Ma poco male: ci sono tante possibilità di scoprire posti nuovi, e questa lontananza dalle alte cime mi ha permesso di scoprire il Sentiero del Viandante!
Si tratta di un percorso comodo per chi si trova a Milano o dintorni, perchè lo si può “attaccare” da uno dei vari paesini sul lago che incrocia e che sono serviti dalla ferrovia. In questo modo si può decidere di percorrere una qualsiasi delle tappe del Sentiero del Viandante e poi tornare indietro al punto di partenza in treno. Siccome le tappe non sono lunghissime è un bel modo per farsi un giro senza troppe complicazioni.
In questo articolo vi voglio parlare in particolare della prima tappa del Sentiero del Viandante, da Abbadia Lariana a Lierna, ma prima di farlo vi lascio qualche informazione generale sul percorso in modo da aiutarvi a farvi un’idea.
Il Sentiero del Viandante: cosa è
Il Sentiero del viandante è un percorso escursionistico di circa 45km che si snoda sulla costa est del lago di Como, partendo da Abbadia Lariana e arrivando fino a Colico.
È un sentiero molto antico (alcuni ritengono che sia addirittura di epoca romana) ed è stato costituito per sostituire il passaggio dal lago: è più scomodo ma più riparato. Originalmente non si chiamava sentiero del Viandante, ma aveva nomi come via Ducale o via Regia, e per un periodo venne chiamato Via Napoleona perchè aveva subito dei rifacimenti in epoca napoleonica.
Le tappe del sentiero sono al momento quattro (anche se si sta lavorando per aggiungerne una quinta) e c’è da dire che la limitazione del tratto percorribile è arbitraria: in passato il sentiero del viandante faceva parte di una rete molto più ampia che portava fino a Milano. Oggi questo itinerario è stato naturalmente sostituito dalle vie di comunicazione automobilistiche, e in molti tratti si incrocia con la Statale 36. Fortunatamente man mano che si sale verso nord la strada per le auto la vedi sempre meno, e riesci ad immergerti sempre meglio nei paesaggi del lago e dei boschi della zona.
Ecco il modo in cui si suddivide normalmente il Sentiero del Viandante:
- da Abbadia Lariana a Lierna
Il tratto è di circa 10,6km, con un dislivello di 360m con vari saliscendi (praticamente come in tutti gli altri tratti si parte da una certa altitudine, a livello lago, si sale, si scende e si ritorna a quella stessa altitudine all’arrivo della tappa) e un tempo di percorrenza normalmente indicato in 3 ore e 30 minuti. Sinceramente credo ci si possa mettere di meno anche senza avere un passo da campioni - da Lierna a Varenna
Tratto in due varianti: c’è quella bassa, più semplice ma meno panoramica, e quella alta con più dislivello. La variante bassa dura 3 ore e 30′, quella alta 4 ore. Il dislivello della prima è di +580 e -560m, nel caso della seconda parliamo di dislivelli di +730 e -710m. Belle entrambe le varianti, state tranquillamente sulla bassa se non siete molto allenati: ne vale comunque la pena e Varenna è bellissima - da Varenna a Dervio
Questo è probabilmente il tratto più bello (ma sono gusti!); lungo circa 10,5km, si sviluppa su un dislivello di +/-430m e il tempo di percorrenza è di circa 4 ore e mezza. - da Dervio a Colico
È il tratto più bello ma forse anche quello un po’ più difficile e faticoso: diciamo che vi conviene prendere i vari tratti in ordine cronologico per arrivarci allenati!
La lunghezza dell’ultimo tratto è di 16km, il tempo di percorrenza indicato da tutti (e stavolta sono d’accordo) è di circa 5 ore e i panorami che incontrerete qui sono bellissimi, davvero… panoramici!
Piccolo momento informativo: se volete saperne qualcosa di più sul Sentiero del Viandante leggetevi questo libro, che è una guida ben fatta.
Quando andare
Personalmente consiglio di percorrere il Sentiero del Viandante nelle stagioni di mezzo, cioè la Primavera e l’Autunno, perchè d’estate secondo me fa troppo caldo per una camminata del genere, e d’inverno non è proprio il massimo.
Il clima del lago mitiga gli estremi delle temperature, e questo sentiero secondo me è perfetto quando ci sono quelle giornate un po’ così, a metà strada tra il bello e il brutto, perchè i paesaggi sono spettacolari in qualsiasi condizione: anche con la nebbia o un po’ di foschia lago è bellissimo, e vederlo dall’alto è ancora meglio.
La credenziale del Sentiero del Viandante
Come segnalato in un commento, da qualche tempo è possibile ottenere il cosiddetto “Passaporto del pellegrino”, una credenziale che vi permette di documentare il vostro passaggio sul sentiero del viandante nelle sue varie tappe. Un po’ come si fa con i cammini più famosi, tra l’altro in questo caso (se le informazioni sono ancora aggiornate!) se completate il passaporto vi danno uno zainetto con il marchio del Sentiero.
Per richiedere la credenziale del Sentiero del Viandante ci si può rivolgere all’infopoint di Lecco che si trova in piazza XX Settembre 23, che potete contattare anche telefonicamente al +39 0341 481485.
Come funziona la credenziale di questo Sentiero? Ci sono due tipi di timbro: quelli rossi per le strutture che si trovano lungo il cammino, e quelli blu di cui sono dotati gli operatori turistici e che segnalano il passaggio nei punti di interesse turistico.
Difficoltà del Sentiero del Viandante
Qui non vorrei essere troppo ottimista, ma credo che con un minimo (ma proprio minimo) di allenamento il Sentiero del Viandante lo possano percorrere tutti. Certo bisogna essere abituati a camminare un po’, specialmente nell’ultima tappa, ma onestamente su questo sentiero non ci sono difficoltà particolari se non quella di tenere il fiato e avere la voglia di camminare.
In più c’è il vantaggio che si può tornare indietro usando il treno, perchè a ogni punto tappa si può usufruire di una stazione ferroviaria per tornare al punto di partenza.
Prima tappa del Sentiero del Viandante
E adesso veniamo alla descrizione della prima tappa del Sentiero del Viandante, quella che parte da Abbadia Lariana e arriva fino a Lierna. Più che altro voglio metterci dentro un sacco di foto, per invogliarvi ad andare.
Partiamo dalla fine:
Quella che vedete qui sopra è la spiaggetta di Lierna, e sicuramente non rende bene l’idea in foto come essere lì, a bersi un bicchiere di vino al baretto che si trova appena dietro.
Il sentiero comincia da Abbadia Lariana, e l’attacco è nei pressi della Chiesa di San Martino in frazione Borbino. Potete arrivare qui anche in auto, ma se vi è possibile vi consiglio di non farlo perchè prima di tutto vi eviterete le gioie della coda al rientro (specialmente nel fine settimana), e poi non dovrete preoccuparvi di parcheggiare: a volte può essere un po’ difficoltoso. In ogni caso, la cosa migliore da fare è cominciare avendo ben chiaro che la vostra ancora di salvezza saranno sempre i bei segnavia che trovate in punti strategici del percorso (uno lo vedete qui sotto). Sono arancioni, hanno una freccia e li trovate facilmente.
In alcuni punti potrebbe essere facile vedere anche l’indicazione del numero del sentiero, che spesso è accoppiata al segnavia arancione, ma non sempre.
Il percorso della prima tappa del Sentiero del Viandante si muove tra zone coltivate a ulivi (in tutta questa zona ci sono parecchi ulivi, ed è un po’ strano vederli qui, ma comprensibile data la vicinanza del lago), piccoli orti, prati verdi che in primavera sono pieni di fiori, e paesini.
Un centro abitato che si trova lungo il percorso è quello di Olcio, piccolo e molto grazioso. È in realtà una frazione di Mandello del Lario ed ha una sua stazione ferroviaria da cui si può tornare indietro verso l’inizio del percorso, oppure scattare in avanti usando il treno.
E tra l’altro ho appena scoperto che esiste un breve percorso, l’anello di Olcio, che potrebbe valer la pena di fare…
Un altro punto di interesse di questa prima frazione del Sentiero del Viandante è la torre del Barbarossa – così chiamata perchè secondo la tradizione qui soggiornò Federico II – che si trova nel borgo di Maggiana sempre a Mandello (e in effetti il nome più corretto sarebbe torre di Maggiana). È una torre quadrata del X o XI secolo, che spicca tra le case basse con il suo aspetto proprio medievale. Se volete farci un salto e partecipare a una visita guidata vi conviene andarci il sabato o la domenica dalle 10 alle 12 del mattino tra Aprile e Settembre, perchè solo in questi giorni e orari è aperta al pubblico. Al suo interno ospita il piccolo museo di arte contadina, mentre all’esterno è piuttosto spoglia, ma è bello guardarsela e immaginare come doveva essere qui intorno, quando era l’edificio più alto della zona e dominava il lago di Como.
Dopo l’abitato di Maggiana si prosegue tra i prati di Masso e si supera un torrente piuttosto scenografico e molto bello (foto sotto) per arrivare a un altro agglomerato di case, Rongio, per poi raggiungere le frazioni di Somana e Sonvico: sono tutti piccoli luoghi molto belli, degli angoli di tranquillità in cui è facile trovare qualcuno seduto fuori dal portone che vi guarda incuriosito. Il mio consiglio è semplicemente uno: siete ospiti, non andate a rompere le scatole. Alla fine è come se qualcuno entrasse in casa vostra…
Da qui in poi si incrocia la statale – in uno dei tratti che mi piacciono di meno del Sentiero del Viandante – che ci ricorda che in fin dei conti la civiltà delle automobili è vicinissima e sempre rumorosa. E poi si passa attraverso altri piccoli nuclei di case prima di arrivare a Lierna, dove ci aspetta la spiaggetta che vi ho mostrato sopra. Prima del paese, in cui si trova la stazione ferroviaria dove potete prendere il treno, vi troverete di fronte una piccola fontana antica, un vero gioiellino da cui attingere acqua fresca: ve la siete meritata, dopo questa lunga passeggiata.
Il mio consiglio, prima di tornare sui vostri passi o di proseguire, è quello di godervi del tempo sul lago. È un piccolo angolo di paradiso che mi è rimasto nel cuore.
E per tornare indietro?
Dopo questa prima tappa potete proseguire per le successive oppure tornare a casa dopo aver raggiunto il punto di partenza ad Abbadia. Ovviamente potete tornare sui vostri passi e ripercorrere il tragitto a piedi, oppure potete prendere il treno: da Lierna ad Abbadia Lariana ci sono treni abbastanza frequenti e impiegherete circa 15 minuti per il tragitto.
Altra alternativa consigliata è quella di prendere un battello: questo è il sito a cui fare riferimento per avere informazioni su orari e percorrenze, di traghetti ce ne sono meno e il viaggio dura un po’ di più (in questo caso una quarantina di minuti) ma secondo me ne vale la pena per cambiare panorama e questa opzione vale per tutte le tappe del percorso.
Voi siete stati sul Sentiero del Viandante? E se sì, lo avete apprezzato? Quali tratti avete percorso?
Ah, un piacere: se volete usare qualcuna di queste foto prima chiedetemi il permesso…
E’ possibile percorrere il sentiero del viandante in bicicletta?
Grazie Mille
Ciao Ercole, penso di sì. Naturalmente meglio una bici MTB con ruote tassellate larghe e dei rapporti belli leggeri. Più che altro per alcuni tratti della terza parte e oltre.
Ciao, esiste una credenziale del sentiero?
Ciao Sheila, purtroppo no, sarebbe una bella idea ma non sono molto organizzati da questo punto di vista.
Si la trovi infopoint a Lecco
Uh grazie Antonella! Adesso aggiungo questa informazione nell’articolo. Speriamo legga Sheila.
Ho fatto la 3 e la 4 tappa del sentiero del viandante ma penso che con la bici sia un po’ dura
Ciao Angelo, secondo te neanche in MTB si riesce? Io penso di sì, chiaramente bisogna essere preparati…